Minacce di morte, preavvisi intimidatori, insulti lesbofobi e omofobi. A esserne vittime Giulia Bodo, presidente di Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia, e Antonello Sannino, ex presidente di Arcigay Napoli e consigliere di Arcigay nazionale.
Sono queste le conseguenze della querela annunciata sui social nei confronti di entrambi da parte di Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, a seguito del post dissacrante pubblicato, il 1° gennaio, da Bodo con l’immagine del defunto europarlamentare leghista, noto per le sue dichiarazioni razziste e omotransfobiche, e quello, non meno duro, di Sannino in solidarietà all’attivista piemontese.
A darne notizia lo stesso ex presidente di Arcigay Napoli, che nel pubblicare su Facebook, un collage di alcuni dei messaggi minatori ricevuti, ha scritto: «Chi mi minaccia con l’acido, chi disegna bare, chi minaccia di venire sotto casa, tutti profili fake, ecco il coraggio dei fascisti, leghisti e vigliacchi. Tornate nelle fogne».
Sannino, che domani si recherà alla Digos per sporgere denuncia, ha ricevuto la solidarietà di numerose attiviste e attivisti come anche quella di Cgil Campania, che in una nota ha dichiarato: «Solidarietà e vicinanza ad Antonello Sannino, ex presidente comitato Antinoo Arcigay Napoli, per gli insulti omofobi e le minacce ricevute tramite social network, sempre più strumento di diffusione di messaggi di odio e di violenza. È necessaria un’azione comune per porre fine ad una spirale pericolosa e insopportabile. La Cgil Campania è in prima linea nel contrasto alla violenza qualunque forma essa assuma».
In serata è arrivata anche quella di Arcigay nazionale, che in uno scarno post ha affermato: «Arcigay esprime piena solidarietà ad Antonello Sannino di Arcigay Napoli per i vili attacchi e le feroci minacce ricevute quest’oggi sulla sua pagina facebook. Non è mai accettabile l’utilizzo della violenza, anche se verbale, o della minaccia come strumento di confronto politico».
Nessuna solidarietà, invece, a Giulia Bodo, le cui foto erano state fra l’altro postate dal segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha alimentato così l’odio in rete contro la presidente di Arcigay Rainbow Vercelli Valsesia.
La stessa attivista è stato di fatto sommersa da una valanga di messaggi minatori e insultanti, di cui Gaynews pubblica alcuni in anteprima.