Un’aggressione ai danni di un giovane gay in un discopub – che, sulla base di numerose testimonianze di persone presenti e della stessa vittima, sembra essere innegabilmente di matrice omofobica –, degenerata poi in una maxi-rissa all’esterno del locale.
È avvenuto, intorno alle 03:00 del mattino, in una disco di Altopascio (Lu) al termine di una serata Lgbt. Come riportato dal sito Lucca in diretta, un giovane stava ballando quando è stato aggredito da due sconosciuti.
Si tratta di Simone Turini, originario di San Miniato ma residente a Santa Croce sull’Arno, che sul suo account Instagram nella sezione Storie, ha raccontato di essere stato aggredito da due ragazzi , che gli hanno prima strappato la camicia e graffiata la schiena. Quindi schiaffi e pugno in pieno viso. Il tutto perché, come spiegato da un altro ragazzo che era in gruppo con gli aggressori e riportato dai testimoni, «è finocchio e gli piace nel culo».
Turini ha invece riportato l’altra versione, leggermente variata, della spiegazione così come è stata offerta dai due aggressori: «Perché gli piace il cazzo e perché lo prende in culo». Al che una ragazza presente avrebbe risposto: «Meglio prenderlo in culo ed essere finocchi che essere etero e avere le corna».
Ne è scaturita una rissa, che, trasferitasi all’esterno del locale col coinvolgimento di altre persone – molte delle quali a sostegno della giovane vittima – e condita da epiteti ingiuriosi quali Schifosi gay, schifose lesbiche, ha causato feriti lievi e danneggiamenti alle automobili parcheggiate.
Il parapiglia è terminato con l’arrivo dei carabinieri della stazione di Altopascio che hanno raccolto la testimonianza di una coppia, vittime di danni alla propria auto.
Contattato da Gaynews, il deputato Alessandro Zan (Pd), relatore della legge contro l’omotransfobia alla Camera, ha dichiarato: «Il 2020 è iniziato seguendo l’escalation di violenza omofoba già registrata nel 2019. Nella notte ad Altoapascio, in provincia di Lucca, è stato aggredito un ragazzo sia fisicamente che verbalmente.
Quest’anno dovrà vedere nascere la legge contro l’omotransfobia: chi urla “schifosi gay, schifose lesbiche” o aggredisce una persona solo per ciò che è e per chi ama deve pagarla. E deve pagarla cara. Il nostro Paese non può tollerare questa barbarie. È una questione di civiltà».