Si è tenuta alle 12:00, presso la Camera dei deputati, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa nazionale di Rete RE.A.DY per l’approvazione di un odg a sostegno del ddl contro l’omotransfobia e la misoginia presso i Consigli di Comuni e Province, aderenti alla Rete.
Sono intervenuti i deputati Alessandro Zan (Pd), relatore del testo di legge unificato, e Mario Perantoni (M5s), presidente della Commissione Giustizia della Camera, Trianda Loukarelis, direttore dell’Unar, Marco Giusta, assessore ai Diritti del Comune di Torino e coordinatore nazionale della Rete RE.A.DY. Presente anche la deputata Carla Giuliano, capogruppo M5s in Commissione Giustizia.
Sono già oltre 40, al momento, gli enti locali che hanno espresso la loro intenzione di aderire all’iniziativa. Tra questi sono da menzionare: la Regione Puglia, la Provincia di Pistoia, la Città metropolitana di Torino, i Comuni di Bari, Caserta, Cremona, Lecce, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Torino, Reggio Emilia, Rimini, Trento.
Come dichiarato da Alessandro Zan, «una tale iniziativa a sostegno del ddl contro l’omotransfobia e la misoginia arriva in un momento cruciale. E questo è un segnale importante per il Parlamento, che, sono certo, saprà ascoltare le sollecitazioni di decine di Consigli comunali, tra cui quelli delle più grandi città italiane, in rappresentanza di milioni di cittadini». Il relatore ha poi ribadito la necessità di una legge che prevenga e contrasti le discriminazioni e violenze verso le persone Lgbti+ e le donne, a fronte anche dell’escalation di casi di omotransfobia (citando espressamente il caso limite dell’uccisione di Maria Paola Gaglione) e misoginia, liquidando nuovamente come fake la presentazione della stessa da parte delle opposizioni come norma liberticida.
Marco Giusta ha osservato che gli enti locali, «in quanto più vicini a cittadini e cittadine, conoscono i loro territori e sanno quanto l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, assieme al sessismo, sono purtroppo presenti nelle nostre comunità. Da loro arriva un importante messaggio al legislatore e al governo: abbiamo bisogno di questa legge. E ne abbiamo bisogno adesso». Ricordando poi, come secondo una stima confermata (al ribasso) della ricerca Hate Crimes No More Italy condotta dal Centro Risorge Lgbt il 76,4% delle persone Lgbti, vittime di violenza omotransfobia, non abbia sporto denuncia per paura o mancanza di fiducia nelle istituzioni, il coordinatore nazionale ha auspicato che «quanti più enti locali presentino e approvino questo documento».
Mario Perantoni, presidente della Commissione Giustizia della Camera, ha espresso il suo plauso per l’iniziativa e, ripercorrendo l’iter legis fino all’approvazione della Commissione e l’inizio della discussione in Aula della Camera, si è detto fiducioso sull’approvazione condivisa del ddl. Trianda Loukarelis ha toccato, infine, gli aspetti della legge afferenti all’Unar in particolare quello dei centri antiviolenza.