Banale, normale, concreta. È la realtà di ogni giorno quella vissuta dalle persone Lgbti, dai loro familiari e amici. Quella di chi si trucca, va in un locale oppure organizza un matrimonio. A prima battuta potrebbe sembra una sciocchezza eppure in un Paese in cui ancora l’omofobia fa vittime e non è ancora reato, raccontare anche questa parte del reale è utile per il superamento di paure, diffidenze e stereotipi del “chissà come sono, chissà cosa fanno”.
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Un aiuto in questo contribuisce a darlo anche un evento come il Premio Abbraccio 2017. Alla sua prima edizione, questa manifestazione (che si svolgerà il prossimo 15 maggio a Roma presso Palazzo Odescalchi) è stata fortemente voluta dall’attuale presidente di Agedo Roma Roberta Mesiti e ideata da Emilio Sturla Furnò. Il premio, un cuore arcobaleno donato dall’artista Paola Romano, sarà consegnato da personaggi impegnati a vario titolo nel riconoscimento dei diritti civili alla comunità Lgbti. L’evento sarà presentato dalla giornalista Rai Adriana Pannitteri, volto noto del Tg1.
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Per saperne di più, Gaynews ha intervistato proprio la presidente Roberta Mesiti.
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Com’è nata l’idea di istituire questo premio?
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L’idea è venuta a Emilio Sturla Furnò, pensando a una data: il 17 maggio ovvero la Giornata internazionale contro l’omotransfobia. Ho accettato, sembrando importante dedicare una giornata a esperienze e sentimenti positivi, portando l’esempio di persone che ogni giorno fanno qualcosa contro la discriminazione. Non parlo solo di attivisti Lgbti ma di tutti coloro che hanno a cuore il tema dei diritti per tutti: etero, familiari o amici di persone Lgbti, imprenditori e aziende. Così è nato questo premio.
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Chi sono i vincitori del Premio Abbraccio 2017?
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I vincitori di questa prima edizione sono cinque. Come già detto, si tratta sia di persone sia di brand, anche internazionali, che in questi anni si sono distinti per la loro sensibilità e adesione a campagne per i diritti civili delle persone Lgbti. Trovarli, in realtà, non è stato così difficile, perché con alcuni di loro abbiamo collaborato a diverse iniziative quindi volevamo riconoscere loro la nostra gratitudine per quello che hanno fatto e continuano a fare.
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Volendo indicarne i nomi, quali le specifiche motivazioni che hanno indotto alla scelta?
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Lush cosmetics, multinazionale inglese di prodotti per la cura del corpo, tutti naturali e non testati su animali. L’azienda ha iniziato anni fa il suo impegno civile con la campagna internazionale #Gayisok, cui hanno fatto seguito altre. In Italia, lo scorso anno, ha sostenuto #SvegliatiItalia, che si è svolta nello stesso periodo in cui si discuteva il ddl Cirinnà. L’incasso della scorsa edizione di Charity pot, manifestazione i cui proventi vengono devoluti ad associazioni, è stato dato ad Agedo Roma.
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Antonello Dose, autore del libro “La rivoluzione del coniglio”, in cui racconta a 360 gradi con sincerità della sua esperienza di vista, vista attraverso la sua pratica spirituale. Occorre raccontare queste storie positive in cui si condivide con sincerità il proprio percorso e poi, quella di Antonello Dose è una esperienza molto bella, da cui emerge tanta positività».
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Annalisa Mutariello, capo progetto della redazione di Stato civile, programma andato in onda in seconda serata su Raitre. Una trasmissione meravigliosa che ha raccolto l’effetto del ddl Cirinnà, con estrema serenità e semplicità facendo vedere quello che c’è stato dietro a una grande battaglia. Si è trattato di un momento pensante, anche psicologicamente, con tanti pareri e anche tanta mistificazione. Il programma ha saputo raccontare la bellezza e la serenità di tante vicende umane e di storie d’amore. Uno spaccato di come cambia la società.
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Fabio Ridolfi, gay wedding planner. Per la prima volta a Roma si parla dell’offerta di una serie di servizi per le unioni civili di coppie dello stesso sesso. Un’esperienza non solo di grande sensibilità, ma anche di cambiamento sociale e di una grande portata innovativa. Oltre al grande intuito imprenditoriale.
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Annalisa Scarnera, attivista Lgbti e proprietaria del locale Coming out, luogo dove ormai si ritrovano la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze omosessuali, così come anche molti genitori. L’ultima sua iniziativa, fatta con la compagna Giulia, è stata Ogni famiglia è sacra. Entrambe hanno prestato il loro volto, raccontando così che esistono famiglie di diverso tipo e sono tutte sacre.
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