Maria Rosaria Malapena è un’attivista del Comitato Arcigay Antinoo di Napoli. Più precisame è la delegata per l’ambito Sessualità e Disabilità, una delega davvero “unica” nel panorama dell’associazionismo Lgbti italiano.
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Maria Rosaria, che è una donna grintosissima, è nata con una tetraparesi spastica che ne compromette i movimenti, una difficoltà che non le ha impedito, però, di essere autonoma e indipendente e di lottare per i suoi diritti come, ad esempio, quello di guidare e di ottenere, dopo un vero e proprio “calvario” burocratico, la patente speciale.
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Nonostante le sue difficoltà motorie, infatti, Maria Rosaria ha una grande abilità: è un’eccellente “pilota” e ha fatto della sua esperienza di guida, una risorsa e un punto di forza per sé e per Arcigay, facendo anche da “runner” per la senatrice Monica Cirinnà e per altri esponenti del mondo dell’associazionismo Lgbti nazionale.
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Ed è così che la senatrice Monica Cirinnà, di concerto con l’amministrazione del Comune di Napoli, ha deciso di creare per Maria Rosaria la Social car driver, cioè un riconoscimento onorario che consentirà a Maria Rosaria di offrirsi come autista a chi vorrà sostenere la lotta a ogni tipo di discriminazione ed esclusione. Un riconoscimento che, per quanto sembri simbolico (Maria Rosaria non intende fare la tassista), inciderà concretamente sull’immaginario di chi crede che a una persona disabile debbano essere precluse opportunità e possibilità a cui possono accedere tutti gli altri cittadini.
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Maria Rosaria ha ricevuto la “patente” di Social car driver, oggi alle 11.30, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo a Napoli, alla presenza della senatrice Cirinnà, dell’assessora alle Pari Opportunità Daniela Villani, dell’Assessore alla Mobilità Mario Calabrese e del Presidente dell’Arcigay Napoli Antonello Sannino.
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«Sono felice di ricevere la prima “Social car driver” contro le discriminazioni – dichiara Maria Rosaria Malapena – e mi ritengo fortunatissima perché ho avuto l’amore e la forza di mia madre che mi ha permesso di arrivare al conseguimento della patente B speciale ma ci sono persone meno fortunate e io spero di aiutare chi è costretto a una vita più limitata, ad ottenere maggiori spazi di libertà e autonomia»
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