Il Salone Internazionale del Libro di Torino si è chiuso oggi in uno spirito di euforia e di soddisfazione generale con un’affluenza da record e vendite in crescita per gli espositori.
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Quest’anno la kermesse è stata, come non mai, ammantata dagli allegri colori rainbow. Ha infatti nuovamente ospitato uno spazio dedicato interamente ai diritti e gestito dal Coordinamento Torino Pride in sinergia con la Regione Piemonte. Molti gli incontri, le presentazioni e i di battiti sui temi Lgbtqi.
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Questo vero e proprio tempio per i bulimici della lettura o i semplici curiosi pare abbia fatto proprio il convincimento che un territorio più inclusivo lo si possa costruire anche attraverso la cultura. Presso lo spazio dei diritti allestito nel padiglione 3 è stato possibile trovare, sfogliare e acquistare le pubblicazioni dedicate ai temi Lgbtqi ed essere accolti da personale qualificato per avere informazioni. Ogni giorno lo stand del Coordinamento Torino Pride e le varie sale del salone hanno ospitato scrittori, giornalisti, studiosi e attivisti cha hanno davvero offerto una fresca ventata arcobaleno al programma della kermesse.
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Moltissimi gli ospiti: Franco Grillini, primo fra tutti, che con Yuri Guaiana ed Enzo Cucco Tosco ha presentato il volume collettaneo I diritti dell’amore. Ma anche la giovane scrittrice emergente Giulia Gianni, il cui libro diverrà presto una serie televisiva firmata da Ivan Cotroneo, Chiara Acciarini, Margherita Giacobino, Consolata Lanza, Maria Carolina Vesce, Gennaro Carotenuto, Fatma Bucak, Paola Caridi, Lisa Parola, la neodirettrice del Lovers Film Festival Irene Dionisio e Giuseppe Taddeo, autore di Sotto il tappeto persiano, un saggio sulla questione omosessuale in Iran, che è stato presentato dal caporedattore di Gaynews Francesco Lepore.
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Molti i temi trattati durante i vari incontri: dall’omocausto ai femminelli, dalla letteratura di genere all’autodeterminazione, dall’immigrazione alla difficile situazione internazionale.
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Il Salone del Libro di Torino lascia la piacevole sensazione che i libri e la cultura ancora una volta, come spesso avvenuto in passato, siano il veicolo privilegiato per formare una società più consapevole e più attenta ai diritti di tutte e tutti.
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Intanto la comunità Lgbtqi del territorio è in pieno fermento: infatti è già partito da giorni il fitto calendario di eventi di avvicinamento al Piemonte Pride che quest’anno, per la prima volta prevede, due tappe: Torino il 17 giugno – in concomitanza con il 32° Lovers Film Festival – e Alba l’8 luglio.
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