Era stato fissato per oggi nel comune di San Giorgio a Cremano (Na) l’evento Nella diversità non si ha paura del diverso: un importantante momento di approfondimento della vita e delle urgenze legate all’affettività e alla sessualità delle persone disabili. Promotrice dell’evento è stata Maria Rosaria Malapena, delegata a Sessualità e disabilità del comitato Arcigay Napoli e prima Social Car Driver d’Italia, riconoscimento voluto dalla senatrice Monica Cirinnà per riconoscerle il valore del suo impegno costante per i diritti delle persone disabili.
L’evento, nato dall’incontro tra il sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno e Maria Rosaria Malapena, registra però una grave e preoccupante fase di sospensione e stallo. Infatti, la stessa Maria Rosaria Malapena ha deciso di sospendere la realizzazione della manifestazione in seguito alla constatazione che il sindaco Zinno, pur avendo patrocinato l’iniziativa e pur avendo messo a disposizione l’uso della Sala Siani presso il Centro Polifunzionale Giovanile, si è nei fatti disinteressato del coordinamento e della promozione dell’evento nel suo territorio.
Raggiungiamo Maria Rosaria Malapena per capire qualcosa di più su questa vicenda che getta un’ombra spiacevole e inattesa sull’operato di un primo cittadino noto anche per essere stato il primo sindaco italiano a unirsi civilmente nel nostro Paese.
Maria Rosaria com’è nata l’idea di organizzare questa manifestazione?
Questo evento è nato in seguito alla dichiarata volontà del dindaco Giorgio Zinno di organizzare iniziative di rilievo sociale nel suo territorio. Personalmente sono stata ben felice di proporgli un evento che affrontasse il delicatissimo argomento dell’affettività e della sessualità delle persone diversamente abili. Come relatori del convegno sono state scelte personalità da sempre impegnate a livello nazionale nel contrasto alle discriminazioni: il prof. Paolo Valerio (docente di Psicologia clinica all’Università Federico II di Napoli e Presidente della Fondazione Genere Identità Cultura ), il prof. Fabio Corbisiero (docente di Sociologia e coordinatore dell’Osservatorio Lgbti del Dipartimento di Scienze Sociali Università Federico II) e Daniela Lourdes Falanga (delegata politiche transessuali Arcigay Antinoo di Napoli). Avevo poi intercettato anche la testimonianza di Roberto Guarino su transessualità e disabilità e avevo organizzato un collegamento in video chiamata con Maximiliano Ulivieri (sostenitore disegno di legge su assistenza sessuale per i disabili – in video chiamata) e con gli attivisti del Gruppo Jump del Cassero di Bologna. Il convegno sarebbe stato concluso da un intervento musicale della cantautrice e attrice Giò Di Sarno. Dovevano essere presenti anche il sindaco Zinno, ovviamente, e Antonello Sannino, presidente del Comitato Arcigay di Napoli. Come moderatore avevo individuato il giornalista e attivista Claudio Finelli, delegato cultura di Arcigay. A dire il vero, alla manifestazione era prevista anche la presenza della senatrice Cirinnà. Zinno mi aveva assicurato che l’avrebbe invitata lui stesso, ma una settimana fa mi sono resa conto che non aveva inoltrato alcun invito e ormai era troppo tardi, perché la senatrice aveva già preso un altro impegno a Piacenza.
Quando hai deciso di sospendere la realizzazione dell’evento?
Ieri ho compreso che era meglio fermare l’evento. Con grande dispiacere, ho constatato – sulla base degli ultimi contatti avuti col sindaco Zinno – che la sua attenzione rispetto alla manifestazione era decisamente diminuita. Ho preso atto che Zinno non aveva sensibilizzato il suo territorio alla partecipazione e che nessun invito era partito dal Comune di San Giorgio a Cremano. Allarmata per tutto ciò, ho sollecitato un maggior interessamento dell’amministrazione nella promozione dell’evento e mi sono sentita rispondere che quello della promozione è un aspetto di cui doveva occuparsi Arcigay come accaduto, in passato, per manifestazioni politiche legate a Luigi de Magistris, sindaco di Napoli. Insomma, la manifestazione che era stata costruita e pensata al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica del territorio di San Giorgio su una seria problematica sociale, fortemente voluta sia dal sindaco Zinno che dalla sottoscritta in un comune della città metropolitana e non nella città di Napoli, è stata strumentalmente trasformata in una manifestazione politica di cui, per ragioni altrettanto politiche, disinteressarsi. Per questa ragione ho deciso, con profondo rammarico e delusione umana, di sospendere la realizzazione dell’evento in programma.
Cosa sentiresti di chiedere adesso al sindaco Zinno?
Chiedo quanto prima un confronto pubblico con lui su quanto accaduto nelle ultime ore. Far passare una manifestazione di rilevanza sociale, dedicata alla disabilità, come un evento di natura politica è una cosa che mi addolora e mi ferisce. Si tratta di insensibilità, non ci sono altri termini per definire quanto accaduto. Una brutta pagina per tutte le persone che credono nei diritti e nell’impegno dei politici che si sono sempre presentati come paladini dei diritti delle minoranze.