Ricorrerà domani il 48° anniversario dei moti di Stonewall, scoppiati all’1.20 del 28 giugno 1967 a seguito dell’incursione della polizia all’interno del bar newyorkese Stonewall Inn nel Greenwich Village. Anima della protesta fu Sylvia Rivera, donna transessuale, che diede il via alla rivolta scagliando contro gli agenti delle forze dell’ordine una bottiglia di gin. Con lei un’altra donna trans, Marscia P. Jhonson, trovata poi annegata, in circostanze mai chiarite, il 6 giugno 1992. I moti, che sarebbero proseguiti nelle giornate del 29 giugno e del 2 luglio, segnarono l’inizio del movimento contemporaneo di liberazione omosessuale mentre il 28 giugno fu scelto per celebrare la Giornata mondiale dell’orgoglio Lgbti.
In prossimità di quella data si tiene a New York il Pride, che quest’anno ha avuto luogo domenica 25 giugno. Tra i partecipanti anche il governatore Andrew Cuomo che, in un tweet lanciato al termine della parata, ha annunciato la costruzione in città del primo monumento ufficiale dedicato al movimento Lgbti. L’opera sarà realizzata nell’Hudson River Park a pochi passi dallo Stonewall Inn e sarà costituita da nove massi intagliati con lamine di vetro che, ogniqualvolta saranno colpite dalla luce del sole, rifrangeranno i colori dell‘arcobaleno. Il monumento sarà, in primo luogo, un tributo alla memoria delle 49 vittime della strage del Pulse e, più in generale, a tutte quelle di atti omotransfobici.
A realizzarla sarà l’artista Anthony Goicolea che, vivente a Brooklyn insieme al suo compagno e famoso per lavori legati ai temi identitari, aveva partecipato al bando indetto nell’ottobre 2016 dall’ufficio del governatore ad alcuni mesi dalla sparatoria nel nightclub di Orlando. È stato lo stesso Goicolea a spiegare in un comunicato che il memoriale Lgbti sarà innalzato in «uno spazio comune inondato di luce, colori e speranza, dove i visitatori si potranno sedere per piangere, amare, ricordare negli anni a venire».