Le associazioni Lgbti che operano sul territorio diventano spesso veri presidi di democrazia e assurgono al ruolo d’interlocutori privilegiati dei cittadini delusi e avviliti da discutibili condotte morali delle istituzioni locali.
Questo è quanto accaduto in Campania, dove non pochi abitanti di Caivano (Na), sempre più infastiditi e offesi dalle espressioni razziste e violente del sindaco Simone Monopoli hanno chiesto l’intervento del Comitato Provinciale Arcigay di Napoli.
In effetti Simone Monopoli e sua moglie Mariella Ambrosio hanno la “simpatica” abitudine di denigrare e screditare gli avversari politici sui social, scrivendo post che attingono direttamente al più becero dei repertori linguistici omotransfobici. Efebi, eunuchi, ermafroditi, non uomini: ecco cosa sono per sindaco e consorte coloro che contestano e criticano l’operato della sua amministrazione. Offese che, come risulta palese anche dall’osservazione degli screenshot inviatici dai cittadini caivanesi, sono spesso accompagnate da immagini dichiaratamente fasciste.
Ecco perché, in seguito a queste segnalazioni, che mettono indiscutibilmente in luce l’atteggiamento sessista, omofobo e antidemocratico del sindaco di Caivano, il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli ha annunciato la realizzazione di un’iniziativa pubblica contro l’omotransfobia a Caivano. Manifestazione che, organizzata con l’associazione Caivano a voce alta, è stata fissata al 20 luglio.
«Stiamo valutando, infine – dichiara Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli – l’ipotesi di ricorrere, insieme a cittadini di Caivano, alle autorità competenti, magistratura e prefetto, perché vigilino sull’operato di questo sindaco. A nostro avviso la grave condotta discriminatoria del sindaco potrebbe avere ripercussioni serie. Perfino lo scioglimento della Giunta comunale della città di Caivano con relativa e opportuna rimozione del primo cittadino».
Pronto a mediare tra il primo cittadino di Caivano e Arcigay Napoli Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Campania, Raggiunto telefonicamente da Gaynews, ha infatti dichiarato: «Conosco il sindaco Monopoli e credo che i suoi non siano stati attacchi omofobi, come da lui stesso dichiarato. Ma reputo anche che la politica tutta debba usare un linguaggio più corretto e meno offensivo. Sto lavorando sodo per contrastare ogni forma di discriminazione e ho partecipato a diverse iniziative promosse dall’Arcigay a Napoli. Sono pronto a incontrare, anche domani, il sindaco di Caivano e il presidente d’Arcigay Napoli per chiarire la spiacevole vicenda, nel rispetto dell’intera comunità gay».