“L’unico possesso che accettiamo è il possesso palla”. Questo lo slogan del primo torneo di calcio a 5 contro il femminicidio e la violenza di genere “Finchè vita non ci separi”, svoltosi martedì a Roma.
Si tratta della prima iniziativa di questo tipo su scala nazionale ed è stata promossa da ASD Atletico San Lorenzo, ANPI Roma e Libera Repubblica di San Lorenzo.
Oltre 100 Altete accolte da un caloroso pubblico hanno dato vita ad una bella serata di sport e inclusione al campo dei Cavalieri di Colombo, situato al centro del quartiere romano di San Lorenzo. A battere il calcio di inizio la 90enne ed ex partigiana Tina Costa, e membro del comitato nazionale dell’ANPI, già staffetta lungo la Linea Gotica all’età di sette anni,
tra le principali figure simbolo della resistenza ancora viventi.
“Non dobbiamo mai arrenderci contro il sopruso di chi pensa di controllare le nostre vite”, ha scandito Tina Costa prima di battere il calcio d’inizio del torneo.
“Abbiamo scelto lo sport per combattere femminicidio e violenza di genere perché è una pratica che ci vede impegnati e impegnate ogni giorno, come realtà fondata sul principio dello sport popolare, che si sostiene esclusivamente sulla partecipazione e il contributo del territorio”. Così Alessia Tino, attivista dell’Atletico San Lorenzo, che ha aggiunto: “Va ringraziata Tina Costa, perché ci ha permesso di sottolineare l’importanza della memoria e di ribadire il legame tra il machismo di ieri e quello di oggi, sempre legato a forme di autoritarismo che respingiamo con fermezza”.
In chiusura, le atlete hanno intonato un vero e proprio coro da stadio contro il sessismo e l’omofobia (video).
“Mi piacerebbe sentirlo in uno stadio da 100.000 posti un giorno, magari al posto di certi sfottò razzisti – ha spiegato michele, tifoso appassionato dell’Atletico San Lorenzo. “Per adesso lo sento cantare durante le partite dell’Atletico, anche delle squadre maschili ed è già un bel risultato. Credo che siano stati i primi in Italia ha inventare qualcosa del genere”.