«La Casa Vacanza Ciufo è un’abitazione privata. Su Booking si mettono anche le case private per cui si decide chi ospitare e chi no. Io i gay non li ospito per motivi religiosi». Sono queste le parole pronunciate telefonicamente con rabbia da Filippo Mondella, rintracciato da Claudio Finelli in casa della moglie Francesca Mercatante a Jonadi (VV).
Frasi che, pur prive di valore argomentativo qualora si consideri il carattere commerciale dell’ospitalità offerta, cozzano alquanto nei toni dai precedenti messaggi inviati alla coppia napoletana non “compatibile” con le condizioni d’alloggio perché gay: Grazie a lei per aver prenotato. (È il primo anno che fittiamo) e la depandanza è nuova nuova… finita a maggio. Importante e mi scuso se posso sembrare troglodita. Non accettiamo gay e animali. Mi perdoni ancora. Per quanto scioccanti e in parte erronee da un punto di vista grammaticale, le espressioni utilizzate da Filippo Mondella apparivano comunque improntate a una qual certa cortesia e a una tacita richiesta di scusa. Un’immagine in realtà illusoria e artatamente delineata nella speranza d’evitare quel clamore mediatico, che invece Arcigay Napoli e Gaynews hanno per primi congiuntamente sollevato.
Già, perché come dimostra chiaramente il suo profilo fb, Filippo Mondella – già coinvolto nel processo al clan Mancuso e prosciolto per prescrizione del reato dall’accusa di intestazione fittizia di beni in concorso – non rifugge nella realtà da posizioni omofobe nonché qualunquisticamente discriminatorie nei riguardi dei migranti. Classe 1973, il sistemista calabrese è ammaliato dalle figure di Donald Trump e Vladimir Putin. E proprio nei riguardi del presidente russo la venerazione è tale da aver scelto come frase programmatica l’espressione in caratteri cirillici Бесплатный сыр бывает только в мышеловке! (Il formaggio gratuito è solo in una trappola per topi).
Nello scorrere i post pubblicati c’è l’imbarazzo della scelta. Si va da quello in cui si bolla Alitalia quale un tumore a quello esaltante Trump come un mito. Si va da quello irridente la preparazione culturale della ministra Fedeli (salvo poi leggere gli strafalcioni del postante quali reggina per regina o il se col condizionale) fino al video che, tratto dal docufilm di Oliver Stone e relativo alle dichiarazioni di Putin sui gay, è così presentato: Ascoltate leggendo!!! Questa è civiltà!.
Le persone omosessuali sembrano essere un’ossessione per Filippo Mondella come dimostrano molti dei suoi post. Ma a lasciare scioccati è quello del 13 giugno scorso che, nell’introdurre un articolo de La Repubblica sulla prima famiglia poliamorosa in Colombia, così recita: Bene ! Adesso ditemi che sono “omofobo”, ma a breve non ci sarà piu la famiglia …. ci sarà ” l’ammucchiata “. Fucilazione subito !!! Parole, quest’ultime, usate come un ritornello nei commenti e che si commentano da sé.
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