Vladimir Luxuria è la nuova testimonial del brand italiano di moda femminile Coconuda. Una scelta importante anche perché implicitamente carica di messaggi “rivoluzionari” per il mondo del fashion – e non solo – italiano. Da metà settembre la campagna pubblicitaria Coconuda con Vladimir Luxuria “invaderà” le case e le città degli italiani.
Ma, intanto, la scelta ha sollevato discussioni e stimolato l’odio dei tanti che, sui social, hanno offeso in maniera volgare e violenta Luxuria. Grande sorpresa, invece, il pubblico sostegno di Vittorio Sgarbi, che non è certo noto per avere posizioni “friendly” nei confronti della comunità Lgbti.
Incontriamo Luxuria qualche giorno dopo la comunicazione ufficiale della sua collaborazione come testimonial con Coconuda.
Luxuria, come hai accolto il fatto di essere stata selezionata come testimonial da Coconuda?
È la prima volta che sono testimonial di una campagna pubblicitaria e mi fa piacere. Mi avrebbero potuto scegliere come testimonial di un detersivo o di una poltrona. Invece mi hanno chiesto di fare da testimonial per una linea di abiti da donna. Quando avevo 15 anni, sperimentavo la mia femminilità di nascosto dai miei genitori. Adesso sarà sui cartelloni in tutta Italia. Un bel passo in avanti, no? Quella di Coconuda è stata una scelta importante e nuova per l’Italia.
E cosa ne pensi dei vari haters che, appresa la notizia, hanno iniziato a offenderti sui social?
La cattiveria in Italia viene spesso declinata in forme omotransfobiche perché, vicende come questa, scatenano l’aggressività e l’ira delle persone omofobe e transfobiche. Io, sinceramente, me ne sono sempre fregata e sono contenta di poter lanciare, grazie all’opportunità offertami da Coconuda, un messaggio di femminilità ed eleganza.
Te l’aspettavi la solidarietà di Vittorio Sgarbi che, tra l’altro, ha dichiarato che tu sei una testimonial migliore di Anna Tatangelo?
Non intendo proprio mettermi in competizione con le testimonial precedenti di Coconuda, come Anna Tatangelo o Raffaella Fico. Il brand sceglie ogni anno una testimonial nuova e quest’anno ha scelto me che sono una testimonial “diversa” dalle precedenti. Le parole di Sgarbi in mio favore sono comunque molto significative perché lui è uno che se ne intende di opere d’arte!
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