Nell’imminenza della prossima tornata elettorale siciliana i comitati Arcigay di Catania, Ragusa e Siracusa hanno stilato un questionario sulle tematiche Lgbti da inviare ai candidati di tutti gli schieramenti. Per saperne di più Gaynews ha intervistato Giovanni Caloggero, presidente del comitato catanese.
Giovanni, quali sono state le motivazioni che hanno spinto Arcigay Catania a redigere un questionario rivolto alle persone candidate alle prossime elezioni regionali?
In ogni occasione elettorale molti candidati si ricordano che le persone Lgbti sono “anche” elettori e, pertanto, la comunità viene attenzionata. Ovviamente spesso solo in queste circostanze. Insieme ai comitati di Siracusa e Ragusa abbiamo, quindi, pensato di voler inquadrare gli eventuali candidati, in particolare i candidati alla Presidenza della Regione, nel contesto di taluni temi per noi importanti e acquisire le rispettive dichiarazioni da rendere pubbliche, come parimenti pubblico sarà il loro eventuale silenzio. Questo, per noi, costituisce anche uno strumento utile all’elettore per le sue libere valutazioni di merito.
Quale valore vincolante possono avere le dichiarazioni che i candidati daranno alle domande?
Ovviamente trattasi non di impegni bensì di una manifestazione di orientamento sui temi per noi sensibili. Quindi nessuna valenza vincolante ma nel futuro una possibilità per noi di evidenziare eventuali mancanze di coerenza e poca attendibilità.
Quali sono le vostre aspettative in merito a questa iniziativa e alle eventuali risposte?
Purtroppo lo scenario politico siciliano non ci consente alcun ottimismo. Soprattutto sui candidati alla Presidenza della Regione ad eccezione di qualcuno le cui possibilità di essere eletto sono praticamente nulle. Per il resto, sempre in tema di aspiranti presidenti, il quadro è veramente sconfortante poichè si passa dall’irrilevanza politica alla già constatata quasi omofobia e, nel migliore dei casi, alla più crassa ignoranza dei nostri temi ed esigenze. Alcune differenze si rilevano, invece, in taluni candidati al consiglio regionale, diversi dei quali hanno già fornito risposte soddisfacenti. Comunque sia, entro e non oltre il 31 ottobre renderemo pubbliche le risposte e anche i silenzi.
Il caso di Roberta Mezzasalma ha influito su questa iniziativa?
No. In nessun modo le dichiarazioni di Roberta Mezzasalma hanno influito, atteso che il questionario è stato predisposto e inviato ai destinatari già diverse settimane prima.
La stessa Mezzasalma ha rilasciato dichiarazioni sulle persone Lgbti, alle quali il presidente di Arcigay Ragusa ha già dato una sua prima risposta proprio su Gaynews. Quale sono le tue considerazioni in proposito?
Condivido e sottoscrivo le dichiarazioni di Marco Igor Garofalo, presidente del comitato territoriale di Ragusa. A mio avviso Roberta Mezzasalma ha dei problemi di accettazione che non è ancora riuscita a risolvere. Dispiace solo, sotto il profilo strategico, che la sua candidatura in una lista non certamente a noi vicina possa consentire a questa stessa lista di apparire per ciò che decisamente non è, cioè aperta e accogliente. Cosa che sino ad oggi non è stata.