36 anni di vita trascorsi insieme. Poi l’unione civile a Londra il 18 settembre 2010 e la celebrazione del matrimonio – una volta divenuto legale nel Regno Unito – il 5 giugno 2015. Infine l’8 novembre dello scorso anno, a pochi mesi dall’approvazione della legge Cirinnà, la formalizzazione del loro sì a Mariano Comasco (Co), comune di residenza.
Ma, l’11 aprile scorso, l’ultratrentennale sodalizio amoroso e artistico di Corrado Spanger e Carlo Annoni s’è interrotto bruscamente per la morte di quest’ultimo. Attore, regista, conoscitore teatrale, pittore, Carlo ha lasciato un vuoto incolmabile in Corrado che, come ha scritto il 21 luglio, ama pensarlo «trasferito nella quinta dimensione dove recita senza peli sulla lingua, come suo costume, i testi che meritate di sentire».
Motivo, questo, per cui ha istituito un premio dedicato al compagno d’una vita e incentrato su «testi teatrali inediti a tematica gay». Motivo per cui ha fatto realizzare nel cimitero di Mariano Comasco una tomba che rispecchiasse la creatività di Carlo: un cubo bicolore (giallo-azzurro: i due colori preferiti rispettiavamente da Carlo e Corrado) a mo’ d’aiuola con tante foto del defunto.
Tomba visitatissima nel camposanto brianzolo, cui Corrado ha fatto riferimento il 1° novembre, vigilia della commemorazione dei defunti, con un post su Fb: «Sto pensando che a Carlo farebbe piacere se i suoi amici andassero a trovarlo».
Parole cariche d’affetto commosso cui si sono contrapposte negli scorsi giorni quelle di Andrea Bellabio, capogruppo locale di Forza Italia, che ha preannunciato una mozione in Consiglio comunale. «Nessuna discriminazione di genere – ha dichiarato il forzista – ma quella tomba è un pugno in un occhio. Quasi un insulto verso gli altri defunti e i loro cari che vanno al cimitero. Comunque il vero problema è che sia stato dato l’ok a un progetto così. C’è stata una falla nei controlli comunali e nel regolamento cimiteriale. Per questo nella mia mozione chiederò che in futuro le tombe rispettino certi canoni di forme e colori, sperando che chi ha voluto quella ci ripensi e magari la modifichi un po’: vogliono l’uguaglianza, essere trattati come tutti, quindi si comportino come gli altri».
Un colpo al cuore per Corrado Spanger. Una grave quanto insensata offesa per amici e attivisti di tutta Italia.
Raggiunto telefonicamente, Giovanni Boschini, presidente del comitato d’Arcigay Varese e amico tanto di Corrado quanto del defunto Carlo, ha dichiarato: «Pensiamo che la mozione presentata da Forza Italia sia priva di senso e irrispettosa della volontà di una persona scomparsa. Ognuno deve avere il diritto di commemorare i propri cari come meglio crede. Chiediamo che Forza Italia ritiri la mozione e chiediamo alle forze politiche del territorio di osteggiare la mozione con forza.
Nel frattempo siamo vicini a Corrado e vogliamo ricordare anche il concorso in memoria di Carlo. Si tratta di un concorso per testi inediti teatrali a tematica gay e sulla diversità nella sfera dell’amore. Tutte le info si trovano su premiocarloannoni.eu».