Me staje appennenn amò. Questo il nuovo single di Liberato, l’artista partenopeo la cui identità resta sconosciuta.
E con questo brano, il cui titolo nel gergo giovanile napoletano significa “Mi stai lasciando, amore”, si cantano amori finiti ma in un’ottica di speranza, di rinascita, di libertà. E per fare ciò il regista Francesco Lettieri, che ha realizzato il video di Me staje appennenn amò (come aveva già fatto per i precedenti singoli di Liberato da Nove maggio a Tu t’e scurdat’ ‘e me fino a Gaiola portafortuna), ha puntato sulla collettività Lgbti napoletana. Anzi, più precisamente sulle persone trans, che possono a ragione essere riguardate quale immagine e simbolo della città mediterranea.
Un video che inizia con le forte ed emozionanti dichiarazioni di Rosa Rubino, donna trasessuale che non ha mai taciuto «questa cosa qui ai miei familiari». Donna, che per vivere la propria identità di genere, ha combattuto a lungo tra enormi difficoltà. Ma riuscendo alla fine ad affermarsi. Riuscendo alla fine a non vedere più «il proprio futuro nero» come agli inizi. Riuscendo, alla soglia dei 60 anni, a diplomarsi con determinazione.
Nessuna solitudine dunque nella storyline iniziale. Perché quella di Rosa è la narrazione icastica di come l’amore sia l’unica cosa che conta, di come l’amore non conosca limiti di età, di classe e di genere.
Un inno all’amore, dunque, il suo. Un inno alla libertà e alla bellezza della vita come quello che è cantato nella storyline finale interpetrata da altre donne trans quali Barbie e Gabriella.
Giustamente Daniela Lourdes Falanga, cui si è rivolta in dicembre per consigli Francesco Lettieri, ha definito Me staje appennenn amò «una convincente e moderna allegoria della libertà e dell’amore. Quella libertà e quell’amore che non possono concretarsi se non nell’abbattimento del muro dei pregiudizi. Ecco, Rosa, Barbie, Gabriella e le altre ragazze rappresentano al vivo questo muro raso al suolo perché la libertà e l’amore possano realizzarsi».
Non resta dunque che gustare l’opera di Liberato/Lettieri, che in tre giorni ha già realizzato su YouTube oltre 500mila visualizzazioni. Un successo ottenuto anche grazie alla fattiva collaborazione di Arcigay Napoli e del suo presidente Antonello Sannino.