Bello, fisico statuario e viso d’angelo. Ecco come appare Gabriel Mancini, escort gay di professione, su grinderboy.com, il portale dedicato agli accompagnatori per soli uomini.
Il giovane 26enne, operante in Lombardia, ha deciso di raccontarsi in quest’intervista a Gaynews. Intervista che ci ha concesso per farsi conoscere meglio e per rivelare gli aspetti più curiosi e intriganti del suo lavoro.
Gabriel, dicci qualcosa a proposito del giorno in cui hai deciso di diventare un escort.
In realtà la prima esperienza come escort mi è stata proposta da un ingegnere di Bologna incontrato in un bar. La prima sensazione è stata di lusinga. Un uomo piacente e più grande di me era disposto a elargire un compenso importante semplicemente per vedermi nudo e toccarmi. Da lì capii che potevo sfruttare le caratteristiche fisiche a mio favore.
Alcuni dicono che fare l’escort crei dipendenza. È vero?
Non credo dia dipendenza, almeno non sessualmente. Semmai creano dipendenza i forti guadagni.
Ti consideri un escort di successo?
Credo di sì. Al di là dell’aspetto fisico, chi mi incontra ha sempre di fronte una persona autentica, comprensiva, di buon umore, con cui ha la possibilità di esprimere le proprie fantasie a 360° o anche ricevere consigli mai banali.
Dopo un incontro con te come ci si sente?
Una volta un cliente mi ha inviato un messaggio pochi minuti dopo esserci salutati che, credo, riassuma bene tutto: L’incontro con te appaga il bisogno del “bello” sotto ogni punto di vista, e il nostro saluto non può essere che un “arrivederci”.
Quale richiesta di un cliente ti ha stupito di più?
Mi stupiscono tutte le richieste considerate di solito “estreme”. In modo particolare tutto quel che riguarda la coprofagia o il dolore. La più scioccante è venuta da una persona che ha chiesto di essere presa a calci e a pugni nei testicoli, di farseli schiacciare con i piedi e con oggetti. Pareva ne traesse un gran piacere.
Quali sono i tuoi hobbie? Che cosa fai nel tempo libero?
Cerco di creare una zona di non interferenza del lavoro. Mi dedico alla cura del corpo, alla lettura, cinema, musica. Penso sia importante non focalizzarsi esclusivamente sul sesso. È importante per sé stessi e per il lavoro stesso. D’altronde i clienti sono a volte più interessati a poter avere un rapporto umano completo, seppur fugace, che non esclusivamente orientati su pene o corpo.
Quando esci con un nuovo cliente, come capisci da dove iniziare?
Beh, si intuisce parlandoci. Non recito mai una parte, sono sempre me stesso.
Perché hai scelto di fare l’escort?
Sono indipendente, non devo sottostare alle scelte di nessuno, posso organizzarmi come voglio tra vita privata e lavoro. Non solo, sono anche convinto che possa dare un aiuto a qualcuno. La figura dell’escort è troppo stigmatizzata. Credo che io e i miei colleghi svolgiamo un ruolo sociale molto importante. Le persone con noi possono sfogarsi, aprirsi, raccontare dubbi e problemi senza sentirsi giudicati. Possono realizzare fantasie che non avrebbero mai il coraggio di raccontare al proprio partner. Infine, salviamo anche qualche rapporto, facendolo uscire dalla noia.
Che consigli daresti a qualcuno che vorrebbe diventare un accompagnatore professionista per uomini?
Il miglior consiglio che mi sento di dare è di non svendersi mai, di fare sempre e solo ciò che ci si sente di fare e sempre, sempre, sempre nella massima sicurezza.
Da quanto tempo fai l’escort e per quanto pensi di continuare?
Ho iniziato circa tre anni fa. Mi sono dato ancora alcuni anni (quindi chi è interessato, si faccia avanti il prima possibile). Poi mi dedicherò ad altro.
Ti sei mai innamorato di un cliente?
No, mai. Piuttosto mi è capitato il contrario e ho stroncato subito la cosa sul nascere.
I tuoi amici sanno del tuo lavoro?
Ho pochi, buoni amici e sanno del mio lavoro. Sarebbe impossibile tenerlo nascosto.
Cosa dicono di te i clienti?
I miei clienti hanno sempre espresso pareri molto positivi, sia di persona sia lasciando ottime recensioni sui siti di escort. Ciò che mi fa più piacere è che, oltre al lato estetico e alla bravura a letto, in molti restino colpiti dalla mia persona.
Quanti anni aveva il tuo cliente più vecchio?
Credo 80 passati!
Hai mai girato un film porno?
No, non ancora. Ma non nego che mi piacerebbe.