Incalzato da settimane, Pierferdinando Casini, candidato del centrosinistra al Senato nel collegio uninominale di Bologna, ha oggi affrontato il tema dei diritti delle persone Lgbti.
Intervenendo a Radio Città del Capo, emittente storica della sinistra, ha dichiarato: «Probabilmente rispetto alla comunità Lgbti ho idee diverse. Probabilmente loro ritengono la legge che si è fatta sulle unioni civili insufficiente. Probabilmente domani chiederanno qualcosa di più. Questa è la democrazia.
Io rispetto questa comunità e dico loro: Non abbiamo le stesse idee, ma senza di me voi le unioni civili non le avreste avute».
Casini ha poi spiegato meglio che nel corso della XVII° legislatura «senza di me e senza le persone come me, senza quei moderati che hanno sostenuto la coalizione di centrosinistra le unioni civili e il testamento biologico non ci sarebbero stati.
Per cui non accetto l’esame del sangue a me perché non voglio farlo a loro. Io rispetto loro, loro rispettino me».
Sulle adozioni ai single l’ex presidente della Camera non ha chiuso tutte le porte. «Vedremo – ha dichiarato -. Probabilmente se si affrontano le cose senza voler fare delle demagogie ma con serietà si potranno trovare tanti punti di incontro».
Non senza far però notare che «è una cosa singolare: mi si chiedono cose che non si chiedono al Pd, perché molti parlamentari del Pd hanno avuto una posizione ben più restrittiva della mia. Se la gente ritiene che, per danneggiare me sia bene votare Salvini o M5s, lo faccia».
Del resto, su argomenti come questi – ha aggiunto Casini – «a volte correre troppo si strappa anche quello che si può avere in termini realistici».