Sono stati celebrati ieri a Lajatico (Pi) i funerali di Gillo Dorfles. Il critico d’arte, pittore e filosofo di fama internazionale s’è spento a Milano, venerdì 2 marzo, all’età di 107 anni.
Gaynews lo ricorda con stima e riconoscenza per il fondamentale contributo apportato al progresso culturale del Paese. E lo fa attraverso le parole del Maestro abruzzese Donato Di Zio, le cui opere furono particolarmente apprezzate da Dorfles, e del direttore Franco Grillini.
«Ricordo con molto affetto e stima – così il pittore 48enne – il professor Gillo Dorfles che fin dall’inizio si appassionò alla mia ricerca artistica, compiendo su di essa un‘analisi molto accurata.
Lo fece analizzando con molta curiosità i miei disegni fin dai primi esordi: trovò molto interessanti anche i miei lavori giovanili. Alla mia produzione pittorica egli dedicò diversi testi critici, in cui mise in luce gli aspetti più intimi contenuti nelle mie opere.
Riprendo un breve brano che Gillo Dorfles scrisse in occasione della mia ultima mostra a sua cura dal titolo Donato Di Zio. La spirale dell’anima… sul filo di Dante Alighieri, ospitata a Firenze al Museo della casa di Dante dal 26 febbraio al 30 settembre 2016.
Il testo critico, da cui riprendo i passaggi riportati, si intitola …Inizialmente erano soltanto segni di inchiostro…: “Alcuni simboli e segni che appartengono alla maturità si possono ritrovare in forma embrionale già nelle opere del periodo adolescenziale e giovanile. Se ne possono infatti riscontrare alcuni tratti nei primissimi approcci che Di Zio ha avuto con l’arte fin da bambino.
Concludo riprendendo un mio precedente intervento nel quale sostenevo che queste opere, a parte la loro suggestione e la loro piacevolezza, possono anche far pensare a qualcosa di più profondo e non superficiale… sicchè nel panorama attuale dell’arte Di Zio rappresenta indiscutibilmente un caso a sé stante”».
Le opere di Di Zio sono disvelatrici del rapporto tra arte e sessualità. Connubio, questo, che fu messo in luce da Dorfles nell’ambito d’un incontro tenutosi nel 2011 a Milano, cui partecipò anche Franco Grillini. Eccone la rievocazione.
«Mi è capitato – così il diretttore di Gaynews – di presentare il secondo catalogo del caro amico e artista Donato Di Zio in una serata a Milano insieme con Gillo Dorfles e altri.
Fu un dibattito molto interessante perché si discusse un po’ di tutto. La caratura artistica di Di Zio era tale da meritare un contributo di Gillo Dorfles. E le caratteristiche del tratto artistico di Donato sono i costanti ed espliciti riferimenti alla sessualità. Ed è anche di questo che si discusse in quella serata con posizioni libertarie da parte mia. Posizioni sostenenti la permeabilità e la pervasività della sessualità anche in campo artistico.
Accordo pieno, sotto questo punto di vista, con Dorfles che sottolineò come l’arte nel corso dei secoli si fosse fatta portavoce di erotismo. Il quale, spesso, era precluso a buona parte della società.
Gillo Dorfles era già ultracentenario ma in quell’occasione diede prova d’una ben nota grinta e lucidità mentale. Una persona dai tratti signorili, vivace, brillante capace d’interloquire con tutti.
Fu quella una serata che porto nel cuore col ricordo vivo d’un vero intellettuale quale Dorfles».
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