La Tarantina, al secolo Carmelo Cosma, è l’ultimo femminiello che vive ancora ai Quartieri Spagnoli, zona popolare nel cuore di Napoli, ed è una figura sostanzialmente “totemica” della geografia antropologico-culturale partenopea. Un personaggio centrale per la centralità che ha occupato e continua a occupare nelle vite di chi, tra i vicoli del quartiere (e non solo) la incontra quotidianamente, circondata da tutti gli artisti e gli intellettuali, a cui racconta la sua incredibile storia: la sua iniziazione alla vita di strada, la sua rocambolesca adolescenza tra Napoli e Roma, i suoi incontri con Fellini, Novella Parigini e Laura Betti, i suoi amori folli e romantici al tempo della Dolce Vita.
Dopo aver ispirato una pubblicazione biografica (Gabriella Romano, “Tarantina e la sua dolce vita”, edita da Ombre Corte), la vita di Tarantina, delle sue frequentazioni “importanti”, sorprendenti e piene di colpi di scena, è diventata motivo ispiratore di un film-documento “La Tarantina genere femm(è)nell”, realizzato dal drammaturgo e regista napoletano Fortunato Calvino, presentato al Festival TGLFF – Torino Gay&Lesbian Film Festival 2016, al Trieste Film Festival (2017), e al Free Bird: The INTL Gender Freedom Film Fest di New York (2017), ed è proprio da questo film che è nato, poi, anche il progetto per il teatro che sarà in scena, dal 27 al 31 marzo, presso il Teatro Off/Off di Roma.
Un lavoro teatrale che, presentato a Roma in Prima Nazionale, focalizzerà l’attenzione degli spettatori di tutto il Paese sul fenomeno napoletano dei femminielli, incarnazione sui generis di un marcato superamento della dicotomia polare maschio-femmina, individui storicamente posizionati al di là e oltre qualsiasi consuetudinaria partizione binaria del sesso biologico o dell’appartenenza identitaria.
Il Professor Paolo Valerio, docente ordinario di Psicologia Clinica presso l’Università degli Studi di Napoli – Federico II, che da anni si occupa di ricerca nell’area di Identità di Genere, descrive così il mondo dei Femminèlli: “… Vivono nei Quartieri Spagnoli nei loro bassi e si confondono con gli altri abitanti della zona, con i quali vivono in armonia e con cui condividono la difficoltà a trovare un lavoro. In questo contesto, quindi, poco importa come ci si guadagna da vivere, purché si sia generosi con chi sta intorno. Tutti i personaggi appaiono ben integrati nel contesto sociale circostante. Appaiono e si sentono come “star” del quartiere. Non bisogna dimenticare che la tradizione popolare vuole che i femminielli portino fortuna, e come tali siano delegati a distribuire parte di questa peculiare facoltà agli altri nelle riffe, nei giochi o in momenti importanti della vita delle persone, quali matrimoni o battesimi. Di questo lavoro ideato da Fortunato Calvino, e fortemente voluto anche da me, resterà una traccia indelebile, a cui potranno fare riferimento in futuro ricercatori che vorranno conoscere meglio i protagonisti di questo mondo…”.
In scena, oltre Tarantina, è necessario ricordare la presenza di Luigi Credendino, Roberto Maiello e Antonio Clemente. Le scene sono di Paolo Foti e i costumi di La Rossa.
L’Off/Off Theatre è in via Giulia, 20 a Roma.
Info e prenotazioni: offofftheatre.biglietteria@gmail.com