Sta diventando virale sui social l’hastag #siamotuttiLucaPaladini in una con la frase Io sto con Luca. Motivo? Ennesime offese e minacce al portavoce dei Sentinelli di Milano attraverso un commento del profilo fake Marcello Ferrari a un suo post su Fb.
È da oltre un mese che Paladini è ripetutamente vittima di cyberbullismo da soggetti appartenenti alla galassia neofascista ma ieri i toni contro di lui hanno raggiunto livelli parossistici.
«Brutto fr cio pederasta – così recitava il commento poi cancellato –, ma come non dovevi far “catturare” tutti coloro che si permettevano di contraddire i tuoi pensieri malati da fr cio pederasta? Dovresti innanzitutto ringraziarci che ti abbiamo concesso visibilità per qualche settimana nella tua vita di merda da fr cio pederasta. Comunque ricorda sempre che tu a noi non potrai arrivare mai, perché sei solo un ignorante fr cio pederasta, mentre noi a te sì che possiamo arrivare».
Sui social è scattata in breve tempo una gara di solidarietà virtuale con post e tweet accompagnati da un deciso comunicato dei Sentinelli di Milano dal titolo CHI TOCCA UN SENTINELLO TOCCA TUTT*.
«Ci abbiamo ragionato tanto – si legge in esso – , abbiamo soppesato tutte le opzioni. Dare o non dare visibilità? Da qualche mese uno dei portavoce più noti del nostro gruppo, Luca Paladini, sta subendo una persecuzione vera e propria. Le minacce su FB, sempre più pesanti e dirette, sia su questa pagina, sia sul profilo personale di Luca.
Non abbiamo certezze di chi sia, abbiamo forti sospetti, ma non è questo il punto. Che sia una singola persona con un sacco di tempo da perdere o un gruppo di sfigati organizzati alla bene e meglio, poco importa: chi tocca un sentinello, tocca tutt*!
L’ultimo commento (che vedete allegato a questo post, il nome è falso) arriva come un grido disperato, una richiesta scellerata di esistenza: è il gesto di una persona tormentata che cerca di dare un senso alla propria vita. Eppure, pur essendo vicini alle sofferenze umane, non abbiamo nessuna comprensione per chi minaccia, per chi scrive “prima o poi qualche dente te lo facciamo ingoiare“. Una volta individuati i responsabili sarà nostra premura, oltre a chiedere un’azione penale, pretendere un risarcimento economico per offese e ingiurie. Il ricavato dalle sanzioni sarà interamente devoluto ad associazioni che si battono contro il fenomeno del bullismo. Ma la società non è fatta di sola polizia, anzi.
Noi Sentinelli non ci fermeremo mai: a ogni minaccia a uno di noi rispondiamo con il doppio, il quadruplo di energia da investire nelle battaglie giuste, quelle antifascite e laiche. Davanti a ogni minaccia troverete un fronte compatto. Con buona pace dei nostri rispettivi dentisti!».
Da parte sua Luca Paladini, commosso per tanti attestati d’affetto solidale, ha scritto su Fb: «Una cosa sola oltre a scrivere che non ho braccia abbastanza grandi per abbracciarvi tutti. Io non solo non ho paura, ma ora e finalmente( grazie, mi hai mandato esattamente il messaggio che mi serviva) che posso muovermi in una direzione precisa, quando sarà il tempo, oltre a una ovvia sanzione penale, a chi ha deciso di dedicarmi le sue attenzioni da due mesi a questa parte, chiederò un risarcimento economico da levagli la pelle dal culo.
Come Sentinelli abbiamo deciso che i soldi, andranno a un’associazione che si batte contro il bullismo».
Accanto a Paladini è sceso oggi in campo Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, che ha lanciato su Fb la proposta di «costruire una grande campagna in città contro l’omofobia». Rivolgendosi quindi al portavoce dei Sentinelli ha aggiunto: «In questi anni a Milano abbiamo fatto tante cose e ora tutti assieme, e grazie anche a te, possiamo davvero dare vita ad una mobilitazione tra le ragazze e i ragazzi mai vista prima».
Nella mattinata di oggi è arrivato anche il messaggio di Roberto Cenati, presidente del comitato provinciale di Anpi Milano, che ha espresso «solidarietà e vicinanza per le ignobili minacce e per i vergognosi insulti che ti sono stati rivolti».
Parole quanto mai significative da un componente di spicco dell’Associazione nazionale Partigiani italiani alla vigilia del 25 aprile.