In attesa della conferenza stampa di presentazione della 17ª edizione del Gay Village di Roma, prevista per il prossimo 22 maggio presso la Città dell’Altra Economia, gli organizzatori della celebre kermesse hanno reso noto alcune delle grandi novità della stagione che sta per inaugurarsi e che si protrarrà dal 31 maggio all’8 settembre 2018.
La novità più interessante e significativa è senza dubbio il ritorno della manifestazione trimestrale al quartiere Testaccio: là dove tutto cominciò tanti anni fa con un successo immediato e un’euforia arcobaleno che coinvolse migliaia di persone fin dalle prime edizioni del primo villaggio Lgbti italiano.
Inoltre, i due cardini che ispireranno il Gay Village 2018 saranno la creatività giovanile e l’esperienza della cultura, entrambe declinate nei diversi appuntamenti ed eventi di cui presto, in conferenza stampa, avremo informazioni dettagliate.
A tenere le fila organizzative di questa nuova edizione sarà ancora una volta Imma Battaglia, figura storica del movimento Lgbti italiano, ideatrice del Village ed ex consigliera comunale capitolina durante l’amministrazione Marino. Ritorneranno le grandi interviste-spettacolo di Pino Strabioli seguite dal coordinamento artistico della notte, tra cui ritroveremo le diverse stage direction di Akkademi, Andrea Pacifici di Vanity Crew e Gabriele Riccio di Rules Dance Studio, già alle prese con i casting per la formazione dei nuovi corpi di ballo.
Come ogni anno, punti di riferimento immancabili del Gay Village saranno anche Carla Fabi e Roberta Savona. Ed è proprio a Carla Fabi che Gaynews ha chiesto qualche ulteriore informazione in anteprima relativamente alla prossima stagione del Gay Village.
Carla come mai, dopo tanti anni all’Eur, il Gay Village torna nel cuore di Roma, a Testaccio?
La ragione è romantica: era da tempo che volevamo tornare a Testaccio e appena si sono presentate le circostanze propizie per il ritorno ne abbiamo approfittato. Saremo accolti infatti dalla Città dell’Altra Economia che si trova proprio accanto a quello che oggi è un parcheggio per auto e che, 17 anni fa, era invece lo spazio in cui nacque il Gay Village.
Oltre al ritorno a Testaccio quale altra novità caratterizzerà questa edizione del Gay Village?
Un’altra importante novità è che il Gay Village sarà aperto tutti i giorni anche se le proposte artistiche, come nelle passate edizioni, avranno luogo da giovedì a sabato. Comunque ogni giorno ci saranno attività e appuntamenti interessanti.
Relativamente allo staff organizzativo, è confermato quello della passata edizione?
Sì, le attività pre-serata saranno organizzate da Imma Battaglia, Roberta Savona e la sottoscritta. E poi ci saranno le interviste spettacolo del grande Pino Strabioli.
In questi ultimi giorni abbiamo assistito a una recrudescenza di violenza omofobica proprio a Roma. Credi che il Gay Village possa svolgere un ruolo importante nel contrastare e arginare l’odio verso le persone Lgbti?
Certamente, perché di Gay Village c’è ancora tanto bisogno se consideriamo le violenze degli ultimi tempi. Stiamo vivendo un momento storico di grande avversione non solo verso le persone Lgbti ma verso tutti coloro che sono o sono percepiti come “più deboli”, come “minoranza”.
Questo nostro nuovo panorama politico non è certo d’aiuto ed è anche preoccupante il silenzio dell’amministrazione capitolina e la disattenzione della prima cittadina verso quanto sta accadendo in città. Ed è in questa dimensione che il Gay Village diventa ancora più importante e necessario come diventa più importante e necessario riconquistare il centro della città.