È successo la sera del 30 aprile nel quartiere romano dell’Eur a poca distanza del Bar Palombini: Alessandro, un giovane gay di 24 anni, è stato aggredito da un gruppo di tre adolescenti incappucciati, che lo hanno colpito con delle mazze di legno, lasciandolo insanguinato per terra e derubandolo del cellulare. Dopo il pestaggio è stato anche costretto a indicare le password dei suoi profili social: a questo punto gli amici della vittima hanno ricevuto messaggi insultanti “il frocio”.
Alessandro: Nessuno si è fermato ad aiutarmi
A parlare di quelle drammatiche ore lo stesso 24enne in un lungo post su Facebook. «Ieri notte – così ha scritto Alessandro – sono stato vittima di un pestaggio mentre tornavo alla mia macchina. Tre ragazzini di non più di 17 anni mi hanno chiesto dei soldi e poi il telefono. Di fronte alla mia riluttanza, hanno tirato fuori dei bastoni e hanno iniziato a colpirmi. Non soddisfatti mi hanno chiesto anche il codice di sblocco del telefono e mi hanno lasciato a terra sanguinante.
Subito dopo è passata una macchina ma non si è fermata nonostante avesse visto le mie condizioni. Per fortuna sono riuscito a tornare alla mia macchina e a guidare finché non ho trovato una guardia giurata, che ha provveduto a chiamare per me i carabinieri e l’ambulanza.
Risultato: ho quattro punti sul mento, diverse contusioni sul corpo e due denti scheggiati. Fortunatamente nulla di rotto. Vi avverto che se vi sono arrivati messaggi strani o blasfemi su Instagram o su Facebook da parte mia o se avete letto o visto cose oscene sul mio profilo non ero io, ma quei tre bastardi che si sono divertiti ad accedere ai miei profili e a cambiarmi tutte le password».
Le prime voci di condanna: Imma Battaglia e Sebastiano Secci
Tra le prime reazioni di condanna quelle dell’attivismo della capitale a partire da Imma Battaglia e Sebastiano Secci.
«Ancora una volta l’Eur è il riferimento per il prolificare di malavita e degrado – così in una nota l’ex consigliera comunale capitolina -. Un luogo residenziale che doveva essere un’esclusività, è spesso luogo di balordi e delinquenti verso cui l’amministrazione nulla può. Il grido di dolore alla Sindaca, ancora assente in queste occasioni, è sempre lo stesso: Raggi cosa stai facendo? Quali sono i piani di riduzione del danno contro l’omofobia. Perché che a Roma ci sia un’emergenza omofobia, è un dato di fatto! Vogliamo continuare a tacere e ad ignorare?».
Per il presidente del Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli «tali aggressioni ai danni di attivisti Lgbti, come ad esempio il nostro amico Luca Paladini dei Sentinelli di Milano, destinatario di continui attacchi e minacce e più in generale ai danni della comunità Lgbti, stanno diventando ormai all’ordine del giorno.
A pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia nonché della stagione dei Pride, è necessario che le nostre istituzioni, locali e nazionali, prendano posizione in modo inequivocabile contro questi vili attacchi e si impegnino in modo propositivo e concreto per la piena tutela della comunità Lgbti. A noi spetta il compito di non abbassare la guardia, di continuare a denunciare tali episodi, parlarne non solo nelle associazioni ma soprattutto nelle scuole, nelle strade, nelle piazze. Anche per questo il Roma Pride sarà in piazza il prossimo 9 giugno».
Nel pomeriggio si sono poi susseguiti i messaggi di solidarietà ad Alessandro e di condanna dell’accaduto da parte dei gruppi capitolini del Pd e del M5S mentre il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in un tweet, si è detto «indignato Indignato dall’ennesima aggressione omofoba, questa volta ai danni di un 24enne all’Eur. Non si può più restare inermi, devono essere incrementate azioni concrete contro #omofobia. Noi facciamo la nostra parte, saremo sempre dalla parte della legalità e del rispetto reciproco».
Indignato dall’ennesima aggressione omofoba, questa volta ai danni di un 24enne all’Eur. Non si può più restare inermi, devono essere incrementate azioni concrete contro #omofobia. Noi facciamo la nostra parte, saremo sempre dalla parte della legalità e del rispetto reciproco
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) 2 maggio 2018
Cirinnà: Qualunque governo ci sarà, necessaria legge contro l’omotransfobia
Contattata telefonicamente, la senatrice Monica Cirinnà ha dichiarato a Gaynews: «Esprimo la mia affettuosa solidarietà ad Alessandro, vittima d’aggressione e di furto nel quartiere dell’Eur.
In meno di 30 giorni Roma è stata luogo di tre pestaggi a giovani gay, sui quali è necessario pronunciare una condanna unanime. Nell’augurio che l’amministrazione capitolina s’impegni nell’avviare concrete misure di prevenzione, contenimento e contrasto di tali fenomeni, è doveroso ribadire, adesso più di prima, l’urgnza d’una legge contro l’omofobia e la transfobia.
Perché questa marea montante d’odio contro le persone Lgbti sta colpendo l’Italia tutta, come testimoniano anche i casi di Scafati, Bologna, Parma e Torrazza Piemonte nonché la continuata aggressione cyberbullistica contro Luca Paladini.
Qualunque governo ci sarà e qualunque maggioranza parlamentare costruiremo, escludo che chiunque possa essere contrario a una legge che colpisce e punisce gli omofobi».