La vigilia della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (Idahobit) sarà caratterizzata da due appuntamenti importanti presso la Camera dei Deputati. Alle 13:00, infatti, di domani si terrà presso la Sala Conferenze Stampa la presentazione della proposta di legge depositata dal deputato dem Alessandro Zan in materia di contrasto all’omotransfobia.
Alle ore 16:00, invece, presso la Sala del Cavaliere la vicepresidente della Camera Maria Rosaria Carfagna (Fi) incontrerà una delegazione delle associazioni Lgbti a seguito della richiesta precedentemente avanzata da GayLib al presidente Roberto Fico. Nella lettera inviata alla terza carica dello Stato Enrico Oliari, fondatore dei Gay liberali e di centrodestra e presidente, aveva ricordato come fosse «tradizione da ormai quasi dieci anni che in occasione del 17 maggio un’alta carica dello Stato riceva le associazioni impegnate nella tutela dei diritti civili delle persone lgbt e delle coppie omoaffettive».
Insieme con Arcigay GayLib ha il merito d’aver contribuito, nell’estate del 2010, alla nascita dell’Oscad (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori) quale frutto d’alcuni incontri di sensibilizzazione con l’allora capo della Polizia Antonio Manganelli. Al 31 dicembre 2017 l’Osservatorio ha operato 304 arresti e 840 denunce su 2030 segnalazioni in totale, di cui 850, pur non afferendo a un reato in senso stretto, presentano non di meno una connotazione discriminatoria.
Raggiunto telefonicamente da Gaynews, dopo aver espresso «un ringraziamento sentito al presidente della Camera per aver compreso il senso della richiesta e conseguentemente delgato per impegni precedentemente assunti la vicepresidente Mara Carfagna», il segretario di GayLib Daniele Priori ha dichiarato: «Oggi ci troviamo, indubbiamente, a un punto di svolta. Numerose sono le sollecitazioni che arrivano alla e dalla comunità Lgbti.
Sarà importante continuare a perseguire con tenacia l’obiettivo della tutela dalle discriminazioni, se ci sarà modo e speriamo proprio ci sia in questa legislatura, anche dal punto di vista legislativo.
Gli ambiti nei quali affermare questa tutela, che è poi la radice dell’uguaglianza, sono davvero plurimi e non solo privati. Basti pensare al mondo del lavoro, alla tutela verso quelle fasce ulteriormente deboli all’interno della comunità Lgbti come le persone anziane a rischio di una doppia solitudine fino alla tutela dei figli che nascono e crescono all’interno di coppie omogenitoriali».
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