Se le associazioni organizzatrici ne faranno richiesta, sarà concesso ai Pride territoriali il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e ci sarà anche una rappresentanza della stessa alle singole parate. Questa, in sintesi, la risoluzione presentata dalla consigliera regionale M5s Silvia Piccinini e approvata stamani in Commissione Parità.
Per Piccinini è «importante una tale vicinanza delle istituzioni quale segnale per combattere l’omofobia».
«Le manifestazioni – ha sottolineato la consigliera pentastellata – costituiscono anche oggi una fondamentale occasione di dimostrazione e testimonianza del diritto a vivere liberamente la propria identità di genere, senza costrizioni o discriminazioni».
Dopo vivace discussione la risoluzione è stata approvata con due emendamenti. Il primo (a firma Pd, Gruppo Misto e Sinistra italiana) ha integrato il testo coi riferimenti di concesso patrocinio ai Pride degli anni scorsi e con la nota: «Nessuna richiesta di concessione è sinora pervenuta alla Regione».
Il secondo (a firma Sinistra italiana, Gruppo Misto e Pd), invece, ha inserito un inciso importante quello che impegna la Giunta regionale ad «attivarsi in tutte le sedi opportune, affinché vengano sempre più garantiti i diritti e le pari opportunità delle persone Lgbt e delle loro famiglie, contrastando ogni forma di discriminazione sia sul piano sociale che su quello politico». La Lega ha votato contro la risoluzione.
Come noto, gli organizzatori del Bologna Pride (7 luglio) non hanno intenzione di fare richiesta di concessione di patrocinio a differenza di quelli della parata riminese (28 luglio), che seguiranno quanto già fatto nelle precedenti edizioni del 2016 e 2017. Edizioni, cui ha sempre partecipato l’assessora regionale alle Pari Opportunità Emma Petitti.