15 giorni di reclusione e tre anni di Daspo per Olga Pahtusova, Olga Kuracheva, Nika Nikulshina, Peter Verzilov, componenti del collettivo punk femminista Pussy Riot, che durante il match finale dei Mondiali tra Francia e Croazia hanno invaso il campo in segno di protesta per gli arresti illegali e la mancanza di una libera competizione politica in Russia.
Poco dopo la condanna la band ha diffuso la canzone Track about a good cop, nel cui video si vedono quattro poliziotti russi che abbracciano la causa delle manifestanti e sono gay-friendly.
Inizialmente inflessibili e sull’attenti, gli agenti (tre uomini e una donna) passano poi a ballare liberamente in mezzo alla neve e in un nightclub.
In una nota la band Pussy Riot ha definito la canzone «un sogno utopico su una realtà politica alternativa in cui invece di arrestare attivisti e metterli in carcere i poliziotti si uniscono agli attivisti».
Si tratta di «un mondo in cui gli agenti si liberano dell’omofobia, fermano la guerra alle droghe e capiscono in realtà che è molto meglio essere felici e gentili con le persone».
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