Dal 4 al 12 agosto Parigi ospiterà la 10° edizione dei Gay Games, il più grande evento di sport e cultura al mondo dedicato all’inclusione delle persone lgbti. Dal 1982 i giochi promossi dalla Federation of Gay Games riuniscono persone da ogni continente all’insegna dello sport amatoriale e della lotta alle discriminazioni.
Paris 2018 Gay Games ha aperto i lavori nel 2013 per arrivare oggi al risultato di 10.000 partecipanti, 300.000 spettatori, 36 sport e 14 eventi culturali. Un evento che si presenta con lo slogan All equal. Quasi a sottolineare l’apertura anche a chi, da eterosessuale, vuole sostiene la battaglia contro l’omofobia e le varie forme di intolleranza.
Ad arricchire la manifestazione, già sostenuta dal governo francese, dalla regione Ile-de-France e dal comune di Parigi, arriva anche Jean-Paul Gaultier, che ha disegnato una t-shirt unisex proprio per l’evento. Maglietta che sarà acquistabile solo al Bhv Marais di fronte al Gay Games Village, dal 27 luglio al 4 agosto.
Un’idea che riporta alla mente, per contrasto, la maglietta disegnata da Dolce e Gabbana, lo scorso dicembre 2017, che recitava I’m a not a gay, I’m a man e aveva invece l’intenzione opposta di smarcarsi da qualunque iniziativa lgbti a favore dei diritti.
A dispetto dei due stilisti italiani, a Parigi si ha invece la sensazione che tutti, dalle istituzioni nazionali alla popolazione, abbiano compreso il senso e l’importanza di una manifestazione che porta l’aggettivo “gay” associandovi una grande complessità di significati culturali.
Prova ne sono le tre conferenze di apertura della giornata di mercoledì 1 agosto, dedicate alla storia della decriminalizzazione dell’omosessualità, al movimento sportivo Lgbti e allo sport come strumento di inclusione.
In particolare, durante il panel Lgbt sports movement against all discriminations promosso dalla rivista Sport and Citizenship, è stato presentato il progetto italiano Outsport di Acs/Gaycs, che a novembre darà i risultati della prima ricerca europea sull’esperienza delle persone Lgbti nello sport, condotta dall’Università dello Sport di Colonia.
Sempre dall’Italia, infine, ad accogliere i partecipanti alla Cité de la mode e du Design, c’era anche la delegazione di Roma Eurogames 2019, i “cugini” europei dei GayGames, promossi dalla Eglsf che si svolgeranno il prossimo anno per la prima volta nel nostro Paese.