Il pasticciere Jack Phillips torna a far parlare di sé per una causa simile a quella che lo ha visto vincitore, il 4 giugno scorso, davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Al centro della controversia, ancora una volta, un prodotto dolciario.
Se nel 2012 il propritario del Masterpiece Cakeshop (ubicato a Lakewood, sobborgo sudoccidentale di Denver) non aveva voluto realizzare la torta nuziale per Charlie Craig e Dave Mullins, la coppia di uomini che si sarebbero successivamente sposati nel Massachussets, nel giugno 2017 ha detto no a un’avvocata transgender.
Autumn Scardina aveva infatti telefonato in pasticceria chiedendo una torta rosa all’interno e blu all’esterno, simbolo della sua transizione da uomo a donna, per festeggiare sia il suo compleanno sia l’inizio del percorso. Risultato: un secco rifiuto da parte di Jack Phillips.
L’avvocata di Denver aveva sporto quindi denuncia all’Ufficio statale Diritti civili del Colorado, che lo scorso giugno ha stabilito l’effettiva discriminazione.
Per tutta risposta il pasticciere di Lakewood ha ora deciso d’intentare una causa federale per discriminazione religiosa contro lo Stato del Colorado.
Jack Phillips, che è un cristiano ultraconservatore, ritiene di essere il bersaglio dei gruppi Lgbti. In un’intervista a Colorado Public Radio News ha dichiarato: «La Bibbia dice che Dio creò maschio e femmina e che non possiamo sceglierlo né cambiarlo.
Non credo che il governo abbia il diritto di costringermi a fare una torta che promuova quel messaggio».
È quindi probabile che il nuovo caso finisca ancora una volta al vaglio della Corte Suprema.