Abdelouahab Taib, il 29enne algerino ucciso ieri nel commissariato di Cornellà de Llobregat (comune della provincia di Barcellona) dove aveva fatto irruzione al grido di Allāhu akbar e accoltellato un agente, era gay e voleva per questo motivo suicidarsi.
A riferirlo ai Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, la moglie di Abdelouahab, che ha raccontato come il 29enne marito le avesse confessato due mesi fa di essere omosessuale e di provarne “vergogna”.
Ne erano sorte incomprensioni e liti anche perché la donna di nome Luciana, una spagnola già madre di due figli convertitasi all’Islam per amor suo, l’aveva accusato d’averla sposata solo per avere i documenti.
Due settimane fa Abdelouahab aveva quindi annunciato l’intenzione di divorziare. Luciana aveva subito sospettato che volesse suicidarsi, anche perché il giovane aveva già minacciato precedentemente di farlo, convinto che il suo orientamento sessuale l’avrebbe allontanato dalla comunità musulmana.
Abdelouahab Taib non aveva precedenti penali né era stato mai segnalato. Prima dell’assalto al commissariato – a 150 metri dalla sua abitazione –, aveva pregato a lungo nella vicina moschea. Nè il ministero dell’Interno spagnolo nè i Mossos hanno voluto finora confermare la notizia riportata da tutti i media spagnoli a partire da El Mundo, La Vanguardia ed El País.