«Siete finocchi?». E, senza neanche dar loro il tempo di reagire, tre adolescenti hanno ieri assalito con sputi e pugni una coppia di giovani fidanzati.
Il pestaggio è avvenuto in Borgo Stretto a Pisa in pieno giorno a danno di Christian Murgo e Marco Barone, che ha rischiato di restare cieco a seguito della frantumazione delle lenti degli occhiali.
Dopo essere stati portati in pronto soccorso, i due giovani hanno sporto oggi denuncia ai Carabinieri, fornendo una descrizione degli aggressori e gli abiti indossati.
E, in mattinata, Christian così ha raccontato l’accaduto su Facebook: «Questo è quello che succede in questo Paese di merda, dove essere omosessuali e camminare vicini senza nemmeno toccarsi consegue nel vedere il proprio ragazzo prendersi un pugno in faccia da 3 ragazzi.
Ci tengo a specificare che erano italiani, prima che girino le solite stronzate sugli immigrati tanto per cambiare, ragazzi più piccoli di noi, che si sono divertiti a sputarci in faccia, a dirci che gli facevamo schifo ed infine a spaccare gli occhiali in faccia a marco rischiando di fargli perdere un occhio.
L’unico rimorso che ho è quello di non essere riuscito a prendere più botte di quelle che ho preso per difenderlo e non aver spaccato la faccia a quei 3 imbecilli che stanotte dormiranno nei loro letti divertiti della loro grande conquista. La denuncia è stata fatta e spero vivamente che questi dementi paghino per quello che hanno fatto. Questa è l’Italia».
Nel tardo pomeriggio ha commentato l’accaduto anche Marco Barone, che su Facebook ha scritto: «Sto provando sentimenti contrastanti. Da un lato sono sinceramente lieto per tutto il supporto che sto ricevendo dai miei cari, dall’altro è la prima volta che ricevo attenzione mediatica e, oltre all’essere impacciatissimo nel gestirla, mi fa davvero rabbia che sia per una cosa tanto infame.
Ripeto quel che avevo già scritto sotto il post di Christian: vi prego, non usate quest’occasione né come pretesto per far passare messaggi politici che non mi appartengono, né in particolar modo per propagandare la repressione violenta dei violenti.
Nella mia vita e nelle mie scelte sono sempre stato guidato dall’amore e dalla non violenza. Vi prego, fate altrettanto, o farete il loro gioco, non il nostro».
Ferma condanna dell’accaduto è stata oggi espressa dalla Scuola Superiore Sant’Anna, presso la quale Marco sta concludendo il suo percorso di studio.
In una specifica nota del prestigioso ateneo pisano si legge: «È superfluo ribadire la condanna verso questo gesto, come per ogni atto che implica violenza. Ma è sconcertante notare come gli autori siano tre giovani che, in quanto tali, dovrebbero avere il rifiuto di ogni discriminazione come uno dei riferimenti, civili e culturali, alla base di ogni comportamento.
L’aggressione conferma anche la necessità di proseguire azioni educative per contrastare l’intolleranza, che, nel caso specifico, si è espressa con un’escalation di violenza nei confronti di persone giudicate estranee rispetto al proprio modo di pensare e di agire.
La nostra comunità troverà l’occasione per manifestare la propria vicinanza ai due giovani, rilanciando quel messaggio di rispetto che caratterizza il mondo di pensare e di agire di chi vive e lavora alla Scuola Superiore Sant’Anna. Soltanto dal confronto, leale e corretto, derivano progresso e convivenza pacifica e fruttuosa, a beneficio di tutta la nostra società».