È ancora polemica per la partecipazione del rapper romano Pretty Solero (nome d’arte di Sean Michael Loria) al Lovefest, la maratona di musica rap/trap, in programma il 12 ottobre presso l’Ex Dogana di Roma.
Giorni fa l’artista aveva infatti annunciato su Instagram che, durante la serata, avrebbe apostrofato come frocio il giornalista de Il Messaggero Marco Pasqua, reo di essere nemico di Roma.
Ieri è arrivata la ferma condanna da parte di Sebastiano Secci, presidente del Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli, che ha auspicato una «netta presa di posizione e conseguente dissociazione da parte degli organizzatori dell’Ex Dogana»» e il conseguente «allontanamento dall’evento di Pretty Solero, perché Roma tra i suoi nemici non ha di certo i froci ma i bulli come Pretty Solero».
Nel pomeriggio di oggi è anche intervenuta l’attivista Imma Battaglia, che in un post su Facebook ha scritto: «Sta accadendo qualcosa di improbabile e succede proprio nelle ore in cui tutti noi celebriamo il #ComingOutDay.
L’Ex Dogana è la location che si prepara ad organizzare una #kermessefondamentale per la rinascita della #Sinistra. La grande piazza pubblica scelta da Nicola Zingaretti per quest’occasione, non può e non deve poter ospitare artisti che inneggiano all’odio, alla violenza e all’omofobia.
Per tanto chiediamo a gran voce l’annullamento di questa data e chiediamo l’intervento di #NicolaZingaretti contro questo vergognoso #attaccoomofobo di cui è vittima il giornalista e amico Marco Pasqua, da sempre impegnato nelle lotte a favore dei #dirittiLGBT.
La mia #solidarietà a #MarcoPasqua e tutto il mio sdegno per questi artisti (se così possiamo definirli). Trap, rap, dj. Qualsiasi sia la vostra identità artistica, poco importa d’innanzi all’ #omofobia di cui vi siete macchiati».
Ma dai responsabili dell’Ex Dogana nessuna risposta, mentre Pretty Solero su Instagram ha rincarato la dose: «Domani è il giorno. Sono il creatore, l’inventore dell’amore. Mi danno dell’omofobo sui giornali, del fascista, del violento. Cavolate. Domani penseremo solo a divertirci, a ballare, a sognare».