A partire da oggi fino a domani si terrà a Napoli, città storicamente simbolo dell’accoglienza per le persone transgender, il congresso internazionale La popolazione transgender e gender nonconforming: i differenti contesti dell’intervento.
Luogo dell’assise convegnistica sarà l’ex complesso monastico dei SS. Marcellino e Festo, sul cui chiostro monumentale si affacciano le differenti sale ospitanti il Museo di Paleontologia e il Dipartimento di Scienze naturali della Federico II.
Quello dell’ateneo partenopeo è, fra l’altro, solo uno dei patrocini di cui gode il congresso e tra i quali non possono non menzionarsi quelli del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Regione Campania e del Comune di Napoli.
Un’iniziativa di livello, la cui ideazione e promozione sono da ascriversi a una personalità del mondo accademico federiciano quale Paolo Valerio.
Non a caso la due giorni è stata organizzata dall’Osservatorio nazionale sull’identità di genere (Onig), di cui l’ordinario di psicologia clinica è presidente, in collaborazione con l’Osservatorio universitario sulle differenze, il Centro di Ateneo SInAPSi (che si occupa di promuovere la cultura dell’inclusione tra quante e quanti frequentano i corsi universitari) e il Dipartimento di Neuroscienze e Scienze riproduttive ed Odontostomatologiche delle Federico II.
Tra i relatori di caratura internazionale, che possono vantare un’esperienza decennale sui temi trattati, bisogna ricordare Jack Drescher, Alain Giami, Thomas D. Steensma, Giancarlo Spizzirri, Alexander Schuster. Ospite d’eccezione sarà invece la psicologa Mariela Castro Espín, figlia dell’ex presidente cubano Raúl e presidente del Centro nacional de educación sexual de Cuba (Cenesex).
Né mancheranno gli interventi di figure di rilievo del transgenderismo nazionale e locale come Porpora Marcasciano, Regina Satariano, Ottavia Voza, Loredana Rossi, Daniela L. Falanga.
A poche ore dall’inizio della manifestazione è il prof. Paolo Valerio a precisare a Gaynews l’utenza a cui intende rivolgersi questo evento: «Questo congresso internazionale è rivolto a tutti coloro che sono interessati ad avere un confronto sui temi legati alle questioni di genere, affrontando le ricerche più attuali sui differenti contesti dell’intervento rivolti alla popolazione transgender e gender nonconforming».
Per il presidente dell’Onig «punti di forza dell’iniziativa sono la prospettiva depatologizzante e lo sguardo multidisciplinare, che vede l’integrazione tra professionisti di diversa formazione (psicologi, medici, sociologi, avvocati etc.)».