Grande affluenza, sabato scorso, al Congresso territoriale di Arcigay Napoli. Nella suggestiva cornice di Palazzo Venezia in via Benedetto Croce, a pochi passi dalla sede del comitato provinciale, si sono votate sia la mozione da sostenere al Congresso Nazionale, sia i delegati da iniare allo stesso, sia il candidato locale al Consiglio Nazionale.
Affluenza che è anche da leggere quale risultato di un lavoro di anni, svolto in mezzo alla gente al fine di alimentare il cambiamento con azioni di spiccato rilievo culturale: da Poetè (manifestazione letteraria giunta quest’anno alla X° edizione) agli interventi di sensibilizzazione nelle scuole; dal lavoro nelle carceri a eventi legati alle arti dello spettacolo come la retrospettiva del Divine Queer Festival o il Kju Festival; dalle azioni condivise con realtà del mondo del teatro, della musica, del cinema napoletano (e non solo) alla capacità di relazionarsi in maniera continua e costante sia con altre associazioni sia con gli organi di stampa territoriale, assicurando così un canale prezioso e diretto coi responsabili dell’informazione.
Sotto quest’ultimo aspetto basterà ricordare l’ampio sostegno garantito da Arcigay Napoli al corso di formazione giornalistica La formazione giornalistica e i media che, organizzato da Gaynet e dall‘Odg della Campania, ha visto, il 20 febbraio scorso, la partecipazione del presidente nazionale dell’Ordine Carlo Verna.
Dato certamente interessante e “rivoluzionario” è la presenza di intere famiglie che seguono le attività dei propri figli, militanti Lgbti, con interesse e consapevolezza. Riprova, questa, che, quando la cultura scardina l’immaginario collettivo, proponendo soluzioni funzionali alla piena realizzazione delle persone e del loro benessere, si ottengono risultati di profonda trasformazione sociale.
Tra le personalità di spicco del mondo culturale e sociale presenti al Congresso di sabati bisogna ricordare la scrittrice Antonella Cilento, vincitrice del Premio Boccaccio nel 2014 e finalista al Premio Strega nello stesso anno con il romanzo Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori); il drammaturgo e regista Mario Gelardi, direttore artistico del Nuovo Teatro Sanità, da sempre in prima linea nel sostenere progetti culturali legati ai temi della legalità e dell’inclusione; il giovane regista Gennaro Maresca che, proprio in questi giorni, ha debuttato con un lavoro teatrale sulla storia di Patroclo e Achille; Giovanna Fiume, presidente dell’associazione socioculturale Donne a Testa Alta; l’editore Antonio Petrossi; la critica d’arte Chiara Reale; Laura Chiarolanza, direttrice del Centro Studi Luca Giordano; i poeti Paola Nasti ed Eugenio Lucrezi; l’artista Iole Cilento; l’anglista Christian Addattilo; l’avvocata Alessia Schisano, la wedding-planner Lgbti Yolanda Liccardo.
La mozione più votata dai partecipanti al congresso è stata Orgoglio a voce alta, illustrata da Maria Rosaria Malapena, delegata di Arcigay Napoli per Sessualità e Disabilità. Delegati locali al Congresso Nazionale, in seguito alla votazione, sono risultati essere Carmn Ferrara, Daniela Lourdes Falanga e Claudio Finelli. Infine, i partecipanti al Congresso hanno votato Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli, quale candidato al Consiglio Nazionale.