«Una giornata che rianima le coscienze addormentate. Napoli non sarà mai una città fascista e razzista».
Con queste parole il sindaco Luigi De Magistris ha ricevuto ieri, nella Sala Giunta del Comune, dall’ex partigiano Antonio Amoretti, presidente provinciale dell’Anpi, una pergamena in riconoscimento dell’impegno a diffusione dei valori della Resistenza e dell’antifascismo.
Lo stesso attestato è stato assegnato ad altri cittadini napoletani e alle associazioni che da sempre si distinguono nella divulgazione degli ideali antifascisti.
Svoltasi nell’ambito delle celebrazioni del 75° anniversario delle Quattro Giornate di Napoli (28 settembre – 1 ottobre 1943), la kermesse ha visto, tra i premiati, anche l’assessore comunale alla Cultura e al Turismo, Gaetano Daniele, che ha ricordato quanto sia importante restare antifascista in tempi bui come i nostri. Ma anche il regista e drammaturgo Mario Gelardi, direttore artistico del Nuovo Teatro Sanità, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani (con un’attenzione particolare per i diritti delle persone Lgbti), e Vincenzo Capuano, direttore del Museo del Giocattolo e leader storico dell’Arcigay di Napoli.
È stato proprio Capuano a consegnare ad Amoretti l’immagine di Ernst Lossa, il 14enne di origini rom (alla cui memoria è dedicato il museo), ucciso nella fase selvaggia dell’eutanasia sistematica nazista.
Tra le associazioni premiate anche il Comitato provinciale Arcigay Antinoo di Napoli. A ritirare la pergamena Corrado Curato, responsabile del gruppo Over The Rainbow, militante da anni impegnato nella lotta alle discriminazioni con un’attenzione specifica allo stigma che colpisce le persone over 50. Corrado, fra l’altro, è figlio del partigiano combattente Giorgio Curato, da cui ha ereditato con orgoglio l’amore per la libertà e l’insofferenza verso qualsiasi forma di fascismo e razzismo.