“L’idea di fornire preservativi gratis anche ai migranti beneficiari di protezione internazionale o richiedenti asilo merita attenzione, ma per il momento è destinata a non avere riscontro”. Con queste parole il capogruppo M5S alla Camera Uva commenta lo stop dell’emendamento in commissione proposto da M5S, e prima ancora anche dal PD, che prevedeva nell’ambito della manovra la gratuità dei contraccettivi (pillole e preservativi) per tutta la popolazione under 26. L’alto là è arrivato dalla Lega, che si è opposta per il fatto che a beneficiare del provvedimento sarebbero stati anche migranti beneficiari delle protezione internazionale e richiedenti asilo. L’emendamento non è ancora stato formalmente ritirato, anche se la strada sembra segnata.
Non si è fatta attendere la replica delle associazioni, che hanno lanciato una petizione su Change.org per chiedere la reintroduzione dell’emendamento.
“Proprio in vista della prossima ricorrenza del 1 dicembre, giornata mondiale della lotta all’AIDS – scrivono le realtà promotrici – si tratterebbe di un passo importante anche se non risolutivo verso la distribuzione gratuita del preservativo maschile e femminile non solo nelle strutture sanitarie per tutti e tutte, ma anche e sopratutto all’interno delle scuole, unito all’introduzione strutturale dell’educazione sessuale e affettiva come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Invece nulla, nonostante gli ultimi dati che danno l’HIV in crescita tra gli e le adolescenti e l’evidenza lampante che la prevenzione è anche un risparmio in termini di spesa sanitaria. L’Istituto Superiore di Sanità segnala un’incidenza maggiore dell’infezione nei giovani con un’età compresa tra i 25-29 anni, non escludendo che il virus possa essere stato contratto quando erano ancora minorenni.Ciò lascia ancora più indignati – aggiungono – è la motivazione: niente preservativi gratuiti a rifugiati e richiedenti asilo. L’ennesimo atto di razzismo che unito a ipocrisia e pregiudizio non fa altro che mettere a rischio la sicurezza e la salute pubblica principalmente di italiani e italiane, perché la sessualità e gli amori – come purtroppo anche l’HIV e le IST – non guardano certo la carta di identità!”
L’iniziativa è sostenuta dalle realtà che compongono il Coordinamento Laicità Scuola Salute: AGEDO –Associazione genitori parenti e amici di persone Lgbt+, CGD – Coordinamento Genitori Democratici, EDUCARE ALLE DIFFERENZE – Rete Nazionale per la valorizzazione delle differenze nelle scuole, FAMIGLIE ARCOBALENO – Associazione di aspiranti genitori e genitori omosessuali, GAYCS – Dipartimento Lgbt di AICS, Associazione Italiana Cultura Sport, GAYNET – Media, formazione e temi Lgbti, RETE GENITORI RAINBOW – Persone LGBT con figli e figlie da relazioni eterosessuali