È morto stamani nella sua casa romana in via della Lungara Bernardo Bertolucci. Regista, sceneggiatore, produttore, il maestro parmense della settima arte aveva 77 anni.
Gaynews vuole ricordarlo attraverso le parole commosse di Giovanni Minerba, cofondatore del Torino Gay & Lesbian Film Festival (oggi noto come Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions) e presidente della prestigiosa rassegna cinematografica.
Un breve incontro, l’ultimo, fu quello di qualche mese fa a Torino. Giusto il tempo per ringraziarti per quello che, con la solita saggezza, avevi detto durante l’incontro pubblico al Salone del libro e al Museo del Cinema con l’amico comune Luca Guadagnino. Ma soprattutto ringraziarti per il cinema che ci hai regalato.
«Meditare è una delle esperienze più fantastiche dell’esistenza»: furono le tue ultime parole in quella occasione. Adesso te ne sei andato, lasciando un segno che resterà indelebile.
I tuoi capolavori da Il conformista, Novecento, Ultimo tango a Parigi, Il tè nel deserto, Piccolo Buddha fino a L’ultimo imperatore nessuno potrà mai dimenticarli.
Il nostro primo “incontro” per me avvenne già con La commare secca: il tuo primo film. Forse perché arrivava da un’idea di Pier Paolo Pasolini, dal tuo vivere con lui, dalla tua prima rivoluzione o semplicemente perché era un bel film, che negli anni a venire riproposi in una delle retrospettive del TGLFF.
Poi ci innamorammo di Partner, il tuo ’68, tanto che un po’ di anni dopo con Ottavio Mai decidemmo di dare lo stesso titolo a quello che fu il nostro ultimo film girato insieme: non si trattava del nostro ’68, ma poteva anche esserlo, perchè era parte della nostra vita, purtroppo anche della nostra rivoluzione.
Ciao Bernardo, ultimo grande Maestro!