Si è tenuta ieri sera a Milano, presso l’Open in viale Montenero, la 4° edizione del Premio Cild per le libertà civili.
Istituito dalla Coalizione Iraliana per le Libertà e i Diritti civili (Cild), il riconoscimento «vuole contribuire a rafforzare la convinzione che il rispetto dei diritti umani sia uno degli elementi imprescindibile per una democrazia, aiutando il nostro Paese a riconoscere e valorizzare coloro che si impegnano per la loro affermazione in un momento decisivo per le libertà fondamentali».
A vincerlo, secondo otto categorie, Aboubakar Soumahoro (Attivista dell’anno), Maria Teresa Ninni (Dipendente pubblico), Nicola Canestrini (Avvocato), Saverio Tommasi (Giornalista), Sara Gama (Sportivo), Lucky Red e Cinema Undici (Media), Casa Internazionale delle Donne (Voce Collettiva).
Quello alla Carriera è invece andato al direttore di Gaynews e presidente di Gaynet Franco Grillini.
Nel tracciarne l’excursus biografico sì da indicare le motivazioni sottese all’assegnazione del riconoscimento, Patrizio Gonnella, cofondatore e presidente della Cild, ha ricordato come Grillini si sia «speso senza sosta per informare correttamente su quella che veniva chiamata la “peste gay”, cercando di arginare lo stigma sociale da un lato e di sviluppare dall’altro lato una cultura della conoscenza e della prevenzione per ciò che riguarda l’Hiv/Aids.
In anni in cui la stragrande maggioranza delle persone gay, lesbiche e bisessuali viveva in maniera nascosta, ha portato avanti con determinazione la lotta per la piena visibilità, mettendoci la faccia alla luce del sole soprattutto in programmi televisivi molto popolari, dove, al di fuori da contesti prettamente artistici, non si era mai vista una persona omosessuale parlare tranquillamente del proprio orientamento sessuale.
Eletto a vari incarichi politici ha sempre saputo unire la sua attività politica alla lotta per l’uguaglianza, la visibilità e la piena dignità delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender di questo Paese».
Nel ringraziare il direttore di Gaynews non ha mancato di condire il breve discorso con una battuta improntata alla sua proverbiale lepidezza: «Spesso vengo considerato il padre storico del movimento omosessuale. Non sono solo un padre… Sono anche un po’ madre».
La consegna del Premio Cild 2018 a Franco Grillini è venuta a cadere alla vigilia di quella del Nettuno d’Oro che, fissata nel pomeriggio a Bologna presso Palazzo d’Accursio, vedrà la partecipazione, fra i tanti, della senatrice Monica Cirinnà, del deputato Ivan Scalfarotto, dell’ex presidente d’Arcigay Flavio Romani, del cofondatore del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli Vanni Piccolo nonché dell’avvocato Federico De Luca in rappresentanza ufficiale del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora.
Sempre ieri, infine, è giunta anche la proposta avanzata da GayLib al presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché nomini il direttore di Gaynews senatore a vita.
«Franco Grillini – ha dichiarato Daniele Priori, segretario nazionale di GayLib – è la più preziosa risorsa di cui la comunità Lgbti italiana ha la fortuna di giovarsi in mondi vicini e decisivi per lo sviluppo e la promozione sociale come la politica e la comunicazione.
Dopo il nobilissimo riconoscimento della sua città, ci piacerebbe che l’Italia intera possa tributare i giusti onori a una figura da ritenersi di riferimento nella società tutta e sarebbe davvero meraviglioso, per la comunità Lgbti, se il presidente Mattarella volesse nominare Grillini senatore a vita».
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