«Un diritto in più per un bambino o bambina, per una coppia che si vuole bene, non può e non deve essere visto come un torto per altri. Quando c’è amore la necessità è più forte di qualsiasi altra cosa. Parma è ancora una volta città dei diritti e della civiltà».
Così Federico Pizzarotti ha commentato su Facebook il riconoscimento del genitorialità delle tre madri non biologiche sugli atti di nascita dei loro rispettivi quattro bambini. Annotazione avvenuta ieri nella Sala di Rappresentanza del Comune emiliano.
Gli atti sono stati firmati dalle tre coppie alla presenza del vicesindaco con delega ai Servizi Demografici Marco Bosi e dall’assessora alle Pari Opportunità Nicoletta Paci.
«Donare felicità e amore – ha spiegato il primo cittadino di Parma – non può e non deve essere rivoluzionario. Quando la società corre più veloce della politica, è la politica a doversi adeguare ai cambiamenti della società, con il pensiero rivolto sempre verso i diritti della persona».
Per il vicesindaco «l’anagrafe ha il compito di cogliere le esigenze di una società in continuo mutamento. Quella di Parma è considerata all’avanguardia sotto vari aspetti e oggi ha voluto compiere un altro passo avanti, attraverso il riconoscimento di famiglie che esistono, nonostante la politica non abbia ancora avuto il coraggio di riconoscerle a pieno».
L’assessora Paci ha invece espresso «una profonda soddisfazione. Questo è un atto che permetterà a queste famiglie di vivere una vita con maggiori possibilità, senza preoccupazioni di alcuna sorta, per sé e per i propri figli».