No adozioni gay. Questa la scritta a due colori (nero e rosso) campeggiante su uno striscione bianco, affisso poco prima delle 22:30 di ieri davanti all’abitazione del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani.
Un chiaro richiamo alla decisione presa settimane fa dal primo cittadino del Comune estense (ma resa noto dai media il 15 gennaio) di trascrivere un’adozione spagnola per la mamma non biologica di due gemelline, «permettendo così alle stesse – come rilevava Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno – di essere anche per le leggi e nei documenti del nostro Paese figlie di entrambe le madri, italiani anch’esse».
Il blitz è stato rivendicato su Facebook dal Dipartimento femminile di Forza Nuova Ferrara attraverso un post, in cui si fa ricorso al solito armamentario lessicale: famiglia naturale, lobby gay, pratica omicida dell’aborto, perversione, capriccio. E, in cui, Tagliani è accostato all’omologo parmense, Federico Pizzarotti, che ha registrato, in dicembre, quattro bambini quali figli di tre coppie di mamme.
Ecco il testo del post: «Rimaniamo ‘retrogradi’, grazie!
Dopo Parma anche a Ferrara si dà il via al riconoscimento dei ‘figli’ di coppie omosessuali. È il caso di una coppia di due donne, sposate anni fa in Spagna e che hanno avuto due gemelline con la pratica della fecondazione assistita. Continuano, incessanti, i passi pesanti come macigni verso la totale distruzione della famiglia naturale.
Ed ogni qualvolta un sindaco si arroga il diritto di riconoscere figli di una coppia gay, esercitando un potere che si scontra con la legislazione italiana,non solo viene commesso un illecito penale, in questo caso specifico si presenta anche l’aggravante di aver compiuto la registrazione delle bambine senza alcuna disposizione da parte del giudice.
Che buffa, per non usare altri termini, questa evoluzione sociale che da una parte avvalla [sic], rendendosi complice, la pratica omicida dell’aborto, sostenendo una falsa libertà della donna difronte la decisione di dare vita o meno ad un feto, dall’altra sostenere l’adozione da parte di coppie omosessuali. Specialisti mondiali hanno dato prova delle problematiche nella crescita di questi bambini: problemi psicosomatici, neuropsichiatrici e di depressione, senza considerare lo sviluppo di una identità psicologia e sessuale di questi bimbi.
Questo è amore o forse una imbarazzante follia di chi per capriccio vuol dare quel velo di parvenza di aver creato una famiglia che nulla ha di diverso da quella legittima, formata da uomo e donna?
Un bambino ha il sacrosanto diritto di avere una figura femminile, la madre e di quella maschile, il padre, è ordine naturale, non è imposizione di qualche retrogrado, come le lobby gay sentenziano su chi, come noi, lotta ogni giorno per tutelare le fondamenta di ogni società civile “la famiglia naturale”.
E anche il ‘caro’ sindaco Tagliani, come Pizzarotti, ha voluto raccattare, non potendo fare diversamente, consensi da parte della lobby di potere LGBT, andando oltre al diritto civile e a quel diritto naturale che, da sempre, ha concesso il miracolo della procreazione solamente nell’unione tra uno uomo ed una donna.
Tutto il resto è egoismo, capriccio e perversione.
TaglianiGameOver».