Il numero di persone che si identificano come lesbiche, gay o bisessuali (Lgb) è ulteriormente in crescita nel Regno Unito.
I dati pubblicati dall’Office for National Statistics (Ons) il 21 gennaio, in riferimento a una specifica indagine sull’orientamento sessuale, mostrano, infatti, che la cifra è aumentata da 1,5% nel 2012 (il primo anno in cui venne condotta un tale studio) al 2% nel 2017.
Percentuale, quest’ultima, che in ogni caso è rimasta invariata rispetto al 2016 (pari a 1,1 milione di persone) mentre è aumentata dallo 0,5% allo 0,6% quella di chi ha spuntato la casella contrassegnata come “altro“. Un ulteriore 4,1% ha dichiarato di non conoscere il proprio orientamento sessuale o si è rifiutato di rispondere.
I dati mostrano inoltre come le persone tra i 16 e i 24 anni che affermano di essere Lgb siano il doppio rispetto alla popolazione generale: almeno uno su 25, il 4,2%.
Secondo gli esperti dell’Ons, i/le giovani sono più propensi/e a “esplorare la loro sessualità, è aumentata l’accettazione sociale delle identità sessuali così come la possibilità di esprimerla”.
A livello generale sono gli uomini (2,3%), rispetto alle donne (1,8%), i più propensi a identificarsi. Ma nella fascia di età under 25 più donne (4,7%) s’identificano rispetto agli uomini (3,7%): disparità che è stata determinata da una percentuale maggiore di donne che si sono dichiarate bisessuali.
A livello territoriale le persone a Londra avevano maggiori probabilità di identificarsi come Lgb (2,6%) a differenza di quelle nel Nordest e nell’Inghilterra orientale, entrambe all’1,5%. L’Irlanda del Nord ha la percentuale più bassa di tutte le nazioni costitutive del Regno Unito con l’1,2% della popolazione generale che si identifica come lesbica, gay o bisessuale.
L’Ons ha affermato che la proporzione relativamente alta di persone, che si identificano come Lgb a Londra, potrebbe essere spiegata con la maggiore percentuale di più giovani nella capitale, dove l’età media è di 35 anni rispetto ai 50 nel Nordest e ai 42 nell’Inghilterra orintale.
Conseguentemente la percentuale di persone che si identificano come eterosessuali ha continuato a diminuire. Dai medesimi dati è emerso che nel 2017 il 93,2% delle persone – pari a circa 49,2 milioni – ha dichiarato di essere eterosessuale, in calo rispetto al 93,4% dell’anno precedente e al 94,4% nel 2012.