«Ho lanciato un comitato esplorativo presidenziale, perché siamo in un momento in cui è necessario osare ed è tempo di concentrarsi sul futuro. Siete pronti a dire addio alle politiche del passato?».
I launched a presidential exploratory committee because it is a season for boldness and it is time to focus on the future. Are you ready to walk away from the politics of the past?
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— Pete Buttigieg (@PeteButtigieg) 23 gennaio 2019
Con questo tweet, lanciato ieri, il 37enne Pete Buttigieg, sindaco di South Bend (città di circa 100 mila abitanti in Indiana), ha annunciato l’intenzione di volersi candidare alle presidenziali Usa nel 2020. Se eletto, sarebbe il primo presidente statunitense dichiaratamente gay.
In chiara polemica con lo slogan della vittoria elettorale di Trump, Make America great again, Buttieg ha dichiarato in un video: «Non esiste dire ‘di nuovo’ nel mondo reale. Non possiamo cercare la grandezza del passato: ora il nostra Paese ha bisogno di un nuovo inizio». Ha quindi aggiunto: «C’è una nuova generazioni di voci che emergono nel nostro Paese, che si allontanano dalla politica del passato e sono pronte a rispondere concretamente alle nostre priorità».
Eletto sindaco di South Bend nel 2011 a 29 anni, Buttieg fu riconfermato nel 2015 con l’80% dei voti dopo aver fatto coming out su un quotidiano. Il 16 giugno dello scorso anno si è sposato, presso la cattedrale episcopaliana di St. James, col proprio compagno Chasten Glezman.
Ex riservista della Marina, reduce della guerra in Afghanistan e decorato al valore militare per l’impegno nella lotta al terrorismo, Buttieg ha tentato lo scorso anno, ma senza successo, di diventare presidente del comitato nazionale democratico.
Ora entra – primo rappresentante della generazione di trentenni democratici, che si sono imposti nelle recenti elezioni di Midterm – nell’affollato agone delle primarie dem dopo le senatrici Elizabeth Warren, Kirsten Gillibrand, Kamala Harris e l’ex sindaco di San Antonio Julián Castro.
L’annuncio della crazione del comitato esplorativo da parte di Buttigieg è stato salutato “come un momento storico” da parte dell’importante organizzazione politica Lgbti Victory Fund.