Ospite da Massimo Giletti a Non è l’Arena, Vladimir Luxuria è tornata a parlare della sua partecipazione alla puntata di Alla lavagna! del 19 gennaio.
A confrontarsi con lei Daniela Santanchè, deputata di Fratelli d’Italia, una delle prime ad attaccare l’artista transgender con un tweet dopo che Il Giornale, a distanza di due giorni dalla messa in onda della trasmissione su Rai3, aveva titolato: In Rai Luxuria spiega ai bimbi come si diventa transessuali.
Tweet, fra l’altro, contenente una palese falsità (che la puntata fosse, cioè, andata in onda in fascia protetta quando, invece, è stata trasmessa in seconda serata), subito rimarcata da Luxuria che ha dichiarato: «Segno che lei non aveva affatto visto la trasmissione ma che era unicamente mossa da pregiudizi».
L’ex parlamentare ha ribadito con pacatezza e fermezza non solo come i genitori dei bambini fossero stati preventivamente informati dell’argomento e avessero dato il consenso ma come lei non abbia mai dato «lezioni per diventare transessuale tanto che non ho mai usato una tale parola», avendo trattato il tema del bullismo.
Sostenuta dall’ex ministra Nunzia De Girolamo, dallo psichiatra Paolo Crepet e dal giornalista Antonio Caprarica (quest’ultimo in collegamento), Luxuria è stata investita dal vociare concitato, e spesso urlato, della deputatata di Fratelli d’Italia, incapace di addurre argomenti confutatori e in visibile difficoltà.
Atteggiamento, questo, che costringendo più volte gli ospiti a non poter concludere i propri interventi, è stato stigmatizzato come «gladiatorio» da Crepet mentre Caprarica è arrivato a definire Santanchè «Spartaco. La prossima volta bisogna organizzare una puntata di due ore dove sia invitata a parlare solo lei».
Applausi in sala, invece, quando Luxuria ha detto: «Ha ragione. Donne si nasce, signore si diventa. E lei sta dimostrando di non esserlo in questo momento». Risposta immediata alla deputata, che le aveva chiesto perché avesse ancora «il pene. I maschi, infatti, nascono con il pene, le femmine nascono con la vagina». O come quando ha affermato: «I bambini non nascono omofobi: l’omofobia gliel’insegnano adulti come Daniela Santanchè».