È stato presentato in mattinata, presso l’Aula Magna della Sapienza di Roma, il Rapporto Italia 2019 dell’Eurispes, giunto alla 31° edizione.
Quello di quest’anno è stato condotto sulle seguenti dicotomie tematiche: Pubblico/Privato; Sovranismo/Mondialismo; Lavoro/Tecnologia; Identità/Differenza; Realtà/Rappresentazione; Sicurezza/Insicurezza.
Per quanto rigurarda “i temi etici”, trattati in una specifica indagine campionaria, viene, innanzitutto, rilevato come il 65,1% degli italiani sia favorevole alla tutela giuridica delle coppie di fatto, indipendentemente dal sesso, con un risultato in leggera flessione rispetto al 2016 (-2,5%); il dato appare invece in leggera ripresa rispetto al 2015, quando le persone favorevoli erano il 64,4%, ma è fortemente diminuito rispetto agli anni 2013 e 2014 (rispettivamente 77,2% e 78,6% di opinioni favorevoli).
Il 31,1% dei cittadini si dice favorevole all’adozione di bimbi anche per le coppie omosessuali a fronte del 68,9% dei contrari. Negli anni si è registrato un modesto, ma costante incremento delle persone aperte a una eventualità del genere: dal 27,8% del 2015 al 29% del 2016, fino al dato di oggi.
Poco più della metà dei cittadini, il 50,9% si dice a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso, una percentuale che nel 2016 arrivava al 47,8%.
Eutanasia, sì deciso. Suicidio assistito, favorevoli 4 su 10
L’orientamento espresso sull’eutanasia è in larga maggioranza positivo: il 73,4% del campione si dichiara infatti favorevole, un dato in forte ascesa rispetto agli anni passati, quando il 55,2% (2015) e il 59,9% (2016) degli italiani esprimevano la medesima opinione. Ma gli italiani precisano che vi si dovrebbe ricorrere solo in caso di coma irreversibile (77,5%) o di estrema sofferenza fisica (64,6%). Rispetto alla possibilità di ricorrere al suicidio assistito e quindi di avvalersi dell’ausilio di un medico per porre fine alla propria vita, gli italiani esprimono un atteggiamento in maggioranza di opposizione: è contrario il 60,6% (erano il 70% nel 2016). D’altra parte, la quota di chi si dichiara a favore aumenta rispetto al 2016 di circa il 10% (dal 29,9% all’attuale 39,4%).
Sul tema dell’interruzione delle cure che tengono in vita un paziente in coma irreversibile, il 35,4% degli italiani ritiene che sia un atto di clemenza che risparmia inutili sofferenze, mentre il 32,7% ritiene sia una scelta accettabile solo se rispecchia la volontà del paziente. Il 10,2% del campione è radicalizzato su posizioni decisamente più conservatrici e ritiene che non sia accettabile, perché contrasta con la tutela della vita umana, mentre l’8,9% ritiene che equivalga ad un omicidio.
Testamento biologico accolto positivamente dal 67,9% dei cittadini
L’opinione positiva sul testamento biologico vede un decremento dei favorevoli di quasi quattro punti percentuali, passando dal 71,6% del 2016 al 67,9% del 2019, e si attesta su valori vicini, anche se leggermente inferiori, a quelli del 2015 (67,5%).
Legalizzazione delle droghe leggere: aumentano i favorevoli (+10,9%)
Il 43,9% degli italiani si è detto favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere (hashish e marijuana), una posizione di netta apertura rispetto al più modesto 33% delle risposte affermative del 2015.
Legalizzazione della prostituzione: il fronte dei sostenitori crolla di 19 punti
Il 46,5% dei cittadini si è detto a favore della legalizzazione della prostituzione, dato che evidenzia una flessione di 11 punti percentuali rispetto al 2016, quando il campione si era espresso favorevolmente nel 57,7% dei casi e di ben 19 punti percentuali rispetto al 2015 (65,5%).
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