Bohemian Rhapsody, il film dedicato alla carriera dei Queen, sta registrando una buona affluenza nelle sale cinematografiche cinesi. Ma purtoppo non senza vistosi tagli delle parti in cui si fa esplicito riferimento all’omosessualità di Freddie Mercury.
Lo stesso discorso di ringraziamento di Rami Malek (che ha impersonato Mercury nella pellicola di Bryan Singer) alla consegna dell’Oscar era stato sottoposto a censura: sul sito di video online Mango Tv non sono state infatti sottotitolate in cinese le parole in cui l’attore ha ricordato come il film fosse dedicato «a un uomo omosessuale».
La versione censurata della pellicola costituisce «un affronto» al frontman della band brittanica secondo Hua Zile, fondatore di VcLgbt, un gruppo social con oltre 1.000.000 di follower sulla piattaforma Weibo, che ha anche detto: «Per le persone omosessuali è estremamente deplorevole».
L’omosessualità non è più reato in Cina dal 1997, mentre nell’aprile 2001 è stata rimossa dalla lista dei «criteri della classificazione e diagnostica cinese dei disordini mentali». Ma ogni riferimento all’amore tra le persone dello stesso sesso resta bandito dagli schermi televisivi e dalle piattaforme di video online.
In ogni caso la versione censurata non ha impedito a Bohemian Rhapsody di raggiungere i primi cinque posti nella classifica dei film più visti in Cina la scorsa settimana.