It’s a revolution. Parte da quel grido di Sylvia Rivera a Stonewall il Salento Rainbow Film Fest, che si terrà a Lecce da questa sera fino al 30 marzo.
Da cinque anni le ragazze e i ragazzi del Salento Rainbow Film Fest ci mettono coraggio, passione, amore, per realizzare una kermesse fuori dai circuiti canonici, che esiste per essere cassa di risonanza sulla cultura Lgbt, un progetto che segue di pari passo l’evoluzione sociale che stiamo vivendo.
Non a caso ad aprire il festival sarà una rassegna di cortometraggi a cura dall’associazione LeA – Liberamente e Apertamente: lavori sul tema della violenza nelle relazioni, storie di piccole rivoluzioni quotidiane per guardare oltre i pregiudizi e valorizzare le differenze. L’evento rientra all’interno del progetto Io Come Te – percorso di introspezione sociale contro la violenza, promosso da Agedo Lecce e finanziato da Fondazione con il Sud.
Il teatro sarà presente nella serata di apertura con la performance Stonewall siamo anche noi, curata dalla regista Paola Leone e il Centro teatrale aperto Io ci provo: un omaggio alle protagoniste e ai protagonisti di Stonewall.
Lo sguardo sul cinema italiano, soprattutto quello indipendente, è sempre stato il filo conduttore per il Salento Rainbow: ci sarà il nuovo ma già pluripremiato lavoro di Jo Coda Mark’s Diary, film felliniano virtuale e onirico che racconta la storia tra due ragazzi colpiti da una grave disabilità. Storie di resistenza artistica, libertà e trasformazione dei luoghi nel documentario Linfa di Carlotta Cerquetti. Di cambiamenti, rinunce e malinconie ci parla il film Dei di Cosimo Terlizzi. Omofobia, invece, nel lavoro di Matteo Tortora Il calciatore invisibile mentre sulla vita di un ragazzo nigeriano richiedente asilo che rischia la deportazione il documentario Being Okey. Disarmante rivoluzione quotidiana di Violante, che con il sostegno della sua famiglia vive con orgoglio la propria identità di genere, infine, in I hate pink, narrato da Margherita Ferri.
Tre grandi film, che hanno fatto il giro del mondo, ogni sera chiuderanno il programma di eventi e proiezioni: Girl di Lukas Dhont, film belga candidato a Miglior Film Straniero ai Golden Globe del 2019; The Miseducation of Cameron Post di Desiree Akhavan, film che indaga il tema delle teorie di conversione dell’omosessualità; Una mujer fantastica del cileno Sebastian Lelio, film vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero nel 2018.
L’appuntamento con la letteratura prevede poi due presentazioni. Il primo incontro sarà con Luca Trapanese e il suo Nata per te, la dolce e importante storia dell’autore, single e gay, e dell’adozione di Alba, bambina con sindrome di down non voluta da decine di “famiglie tradizionali” ma accolta da Luca. Il secondo appuntamento sarà con Diego Passoni, una delle voci più amate di Radio Deejay, che con Ma è stupendo racconta l’educazione sentimentale, le paure, le difficoltà e le scoperte della sua vita.
Negli spazi delle Manifatture Knos verrà allestita la mostra True Colors prodotta dal collettivo di illustratori Lamantice in collaborazione con Officine Culturali Ergot e LeA, che presenterà la storia del movimento Lgbtqi* degli ultimi 50 anni.
Spazio anche alle performing art, con un laboratorio di vogueing curato dal performer Ken Jii Mizrahi. Al bar delle Knos sarà, inoltre, allestito Revolutionary Talks, uno spazio costante di confronto e scambio di riflessioni su cosa vuol dire fare attivismo ed essere rivoluzionari oggi, in collaborazione con l’associazione Transparent.
Un festival, infine, anche quest’anno fortemente connotato dalla presenza degli studenti e delle studentesse delle scuole superiori di Lecce e provincia: duecento ragazzi del Liceo Artistico Ciardo Pellegrino parteciperanno a due matinée, mentre un gruppo della sezione audio-visivo dell’istituto comporrà per il quarto anno la Youth Jury del festival – coordinata dal professor Dario Patrocinio. Confermata per il terzo anno consecutivo anche la giuria del CineClub Universitario – guidata dal professor Luca Bandirali – composta da studenti del corso di studi Dams di Lecce. Anche l’Università del Salento contribuisce al festival, oltre a patrocinare l’iniziativa è presente grazie a più di venti volontari di diversi corsi di laurea impiegati nell’organizzazione e nelle traduzioni e nel sottotitolaggio.
La rassegna sarà arricchita da diverse connessioni con festival nazionali come la Festa di Cinema del reale, il SeeYouSounde il Lovers Film Festival di Torino. Un lavoro di rete per dare un contributo verso una riflessione altra che lasci alle spalle le sigle, i preconcetti, le separazioni e generi empatia attraverso le arti visive.
Organizzato in collaborazione con l’associazione LeA – Liberamente e Apertamente ed è realizzata da Apulia Film Commission e finanziata dalla Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale, nell’ambito dell’intervento “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia”. Con il sostegno di: Manifatture Knose il patrocinio del Comune di Lecce, Università del Salento e il DAMS.
‘It’s a Revolution!, cinquant’anni dopo, il Salento Rainbow Film Fest, con la direzione artistica e coordinamento di Gianluca Rollo e Gaia Barletta, per la quinta edizione, lo sceglie come claim per omaggiare le persone di Stonewall ma soprattutto, per recuperare un senso di ribellione, empatia, passione, unione e lotta per la tutela delle libertà di ognuno.
Un festival arcobaleno che abiterà anche quest’anno gli spazi del Cineporto – CineLab Giuseppe Bertolucci, e quelli delle Manifatture Knos, che hanno visto la nascita e l’evoluzione della rassegna negli anni.