In occasione della XIII° edizione del World Congress of Families, che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo, attiviste e attivisti nazionali e internazionali (provenienti daPolonia, Croazia, Stati Uniti e America Latina) si incontreranno e confronteranno, sabato 30 marzo, nella città scaligera. Dalle 9:00 alle 13:00 avrà infatti luogo, presso l’Accademia dell’Agricoltura, Lettere e Scienze (via del Leoncino, 6), il convegno Italia laica, Verona libera.
Organizzato daIppfen (International Plannede Parenthood FederationEuropean Network) – la più grande federazione mondiale non governativa che si occupa di salute produttiva e riproduttiva delle donne – in collaborazione con Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) e Rebel Network (Rete femminista per i diritti), l’evento convegnistico si configura come una risposta delle associazioni e movimenti a quel Congresso mondiale delle Famiglie, che accanto a relatrici e relatori, distintisi per posizioni misogine e omofobe, vedrà la presenza dei ministri Bussetti, Fontana e Salvini.
Necessaria, dunque, una «mobilitazione senza precedenti – come dichiarato dalle realtà organizzatrici del convegno – per denunciare una precisa strategia politica con una visione misogina della storia alle donne, che non risparmia i diritti di omosessuali, Lgbt e di qualsiasi forma di famiglia “non tradizionale”.
Ultimo atto in ordine di tempo del disegno reazionario, fondamentalista e di destra che fa da cornice al Wcf di Verona, è di questi giorni: l’insidiosa proposta di legge della Lega che si propone di limitare gli effetti della legge 194 che regola l’aborto, introducendo il riconoscimento giuridico del concepito al fine di adozione, ovvero l’adozione del feto.
Il convegno Italia laica, Verona libera ha l’obiettivo di dare vita a uno spazio comune di unità e mobilitazione per tutta la società civile e i movimenti,per affrontare le sfide che ci attendono e per una mobilitazione civica che vada oltre Verona. L’iniziativa sarà ancheuna opportunità per costruire proposte concrete prima di partecipare al corteo organizzato da Nonunadimeno nel pomeriggio del 30 marzo».