Adamo è nudo. È questo il titolo della mostra personale di “iphoneografia” dell’artista Nicola Bertoglio, che si chiuderà oggi a Milano presso lo Spazio Hus in via San Fermo 19 (Metro Moscova). In questa mostra l’artista ha raccolto opere di due ricerche aventi protagonista il corpo maschile.
Nella prima, dal titolo Capendo Adamo e risalente al 2013, l’artista ha fotografato corpi maschili con fisici statuari e l’intento di scomporli in parti essenziali, per poi ricomporre le stesse in forme primitive e primordiali che nascono dal suo inconscio più profondo.
I modelli sono tutti non professionisti ritratti in modo naturale e senza indicazioni rigide da parte dell’artista. La spontaneità e il caso sono elementi che si ricollegano al tipo di fotografia praticata da Bertoglio: la iphoneografia.
Nella seconda, più recente, dal titolo Corpo Libero, gli stessi modelli sono fotografati nudi in modo integrale per ragionare sulla forma maschile reale e non reinterpretata come nel precedente progetto, puntando l’attenzione sul fallo, oggetto e concetto ancora oggi considerato tabù.
Il giorno dell’inaugurazione Nicola Bertoglio con il suo modello ha dato vita a una una performance di “iphoneografia” dal vivo in condivisione istantanea su Instragram, fotografando un modello completamente nudo e nel contempo la reazione del pubblico alla sua presenza, con l’intento di analizzare il rapporto tra nudità come situazione fisica e nudità come manifestazione di interiorità.
Nicola Bertoglio è nato a Cremona il 25 settembre 1974. L’infanzia e l’adolescenza le ha trascorse a Pieve D’Olmi nel cremonese, successivamente, dopo il diploma di ragioniere programmatore, si è trasferito a Milano per lavorare come consulente informatico. Da autodidatta ha partecipato nel 2013 alle prime mostre a Torino e Milano, dedicandosi esclusivamente alla fotografia da smartphone (iphoneografia).
Le sue opere sono state esposte in molte città in Italia e all’estero. Alcune sono presenti, tra gli altri, presso il Comune di Osnago (Lecco) e nel MuSA (Museo Storico-Ambientale) di San Giorgio di Pesaro.
Nella nota critica di presentazione della mostra Adamo è nudo, il giornalista nonché segretario nazionale di Gaylib, Daniele Priori, ha annotato: «Vale la pena, dunque, immergersi nella purezza degli occhi di un artista senza troppe sovrastrutture quale è Nicola Bertoglio, capace di restituire all’umano la sua essenza più semplice e meravigliosa, sottratta agli sguardi da due millenni di oscurantismo che ora ci viene riconsegnata dall’occhio discreto di uno smartphone che, per una volta, non prende le inquietanti forme del Grande Fratello ma collabora, con risultati di seducente bellezza, all’opera di un artista capace di sconfinare, senza scandalo ma con coraggio pionieristico, in una nuova dimensione di ritrovato fascino e indubbio, altissimo ed etico senso dell’estetica più autentica».
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