«Abbiamo vinto!!! Pillon è stato condannato a risarcire Omphalos LGBTI per la diffamazione subita!».
Con queste parole Lorenzo Ermenegildi Zurlo, segretario del circolo perugino affiliato ad Arcigay, ha dato notizia su Facebook della sentenza del Tribunale del capoluogo.
Il giudice unico di Perugia ha condannato il braccio destro di Gandolfini a 1.500 euro di multa per diffamazione nei confronti del circolo Omphalos. Diffamazione concretatasi in affermazioni insultanti, con le quali Pillon aveva commentato nel 2014 (quando ancora non era parlamentare) un’iniziativa dell’associazione nelle scuole.
Disposto anche il risarcimento, da liquidarsi in sede civile, nei confronti di Omphalos (20.000 euro) e dell’attivista Michele Mommi (10.000 euro) con una provvisione complessiva di 30.000 euro, al pagamento della quale il giudice ha subordinato la sospensione della pena.
Simone Pillon, che ha assistito in aula alla lettura della sentenza, ha dichiarato all’uscita del Tribunale: «Difendere le famiglie dall’indottrinamento costa caro. E’ un primo grado non una sentenza definitiva. Ci sarà spazio per l’appello».
Concetto, questo, ripreso e sviluppato in un post su Fb, in cui ha scritto: «Sono stato condannato in primo grado per aver osato difendere la libertà educativa delle famiglie, che a quanto pare non possono più rifiutare l’indottrinamento gender propinato ai loro figli. Ricorreremo in appello, ma è proprio vero che certe condanne sono medaglie di guerra. Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario, diceva Orwell. Beh, io non mollo. E non mollerò mai».