Il 5 aprile Pellegrino Mastella, primogenito della senatrice forzista Alessandra Lonardo e dell’ex ministro della Giustizia nonché attuale sindaco di Benevento, si è unito in seconde nozze con Rovena Ceccobelli.
Testimoni al rito civile, celebrato a Roma, Antonio Giacomini, amministratore delegato di Innovaway, e l’imprenditore salernitano Vincenzo Santoro nonché l’armatore Emanuele D’Abundo, indicato in un comunicato locale dai toni panegiristici quale “compare d’anello”.
Ha fatto seguito il ricevimento nuziale presso la sontuosa terrazza dell’Hotel Eden, che, come noto, è di proprietà del sultano del Brunei. Dato, questo, che è stato messo in evidenza dal citato comunicato senza però alcuna menzione di quanto attuato nel piccolo sultanato del Sud-Est asiatico per volontà di quel Hassanal Bolkiah, che ne regge ininterrottamente le sorti dal 1967.
All’antivigilia della cerimonia nuziale sono entrate infatti in vigore le nuove disposizioni del Codice penale, che comminano la pena di morte per stupro, adulterio e, soprattutto, rapporti omosessuali. Ma ancor prima del 3 aprile i media internazionali avevano dato ampio rilievo all’imminente adozione d’una legislazione basata sulla shari’a, che – come affermato da Rachel Chhoa-Howard di Amnesty International, «aveva ricevuto un’ampia condanna già cinque anni fa quando se ne iniziò a discutere».
Ne è seguita un’ondata di protesta globale con interventi di politici, organismi umanitari e celebrità che, a partire da George Clooney e Sharon Stone, hanno lanciato una campagna di boicottaggio proprio dei 9 hotel luxury di proprietà del sultano del Brunei. Tra questi, appunto, anche l’Eden di Roma.
Boicottaggio, cui i Mastella hanno pensato di non aderire forse a fronte degli innumerevoli disagi che la sospensione del ricevimento avrebbe comportato. Sempre che non ci sia stata indifferenza verso «gruppi vulnerabili del Brunei, comprese le persone Lgbti, donne e bambini» o ignoranza di quanto portato alla comune attenzione da media e star del cinema, della musica, dello spettacolo.