Nel pomeriggio i vertici del governo di Londra e Dublino, al pari di rappresentanti di tutti i partiti nordirlandesi, si sono uniti uniti a migliaia di persone in lutto per i funerali della giornalista Lyra McKee.
Lesbica dichiarata e attivista Lgbti, la giovane 29enne, originaria di Belfast, è morta, giovedì scorso, a Londonderry dopo essere stata colpita da un proiettile vagante nel corso d’una sparatoria tra militanti del New Ira (gruppo di dissidenti repubblicani che si ispira all’Ira) e agenti di polizia.
Accompagnato da un picchetto d’onore della National Union of Journalists (Nuj), il feretro ha percorso le strade di Belfast tra la commozione generale non senza una sosta davanti al Kremlin Bar, dove è stato accolto da un gruppo di persone con bandiere arcobaleno.
I funerali sono stati officiati, presso la cattedrale anglicana di Sant’Anna, dal reverendo Martin Magill, curato della chiesa di St. John (parrocchia natale di Lyra). Con riferimento al gruppo del New Ira, che ieri ha ammesso le proprie responsabilità nell’uccisione della giornalista, ha dichiarato: «Lyra McKee, giornalista e scrittrice, è un potente esempio che la penna è più forte della spada».
Durante il rito esequiale Stephen Lusty, amico della giornalista, ha dichiarato che Lyra aveva intenzione di fare prossimamente una proposta di matrimonio alla compagna Sara Canning durante un viaggio a New York. «Mi ha mostrato le foto dell’anello – ha riferito Lusty – che le aveva comprato e mi ha detto che voleva farle la proposta a maggio e sposarsi in Donegal nel 2022».
Con Sara e i familiari di Lyra si è intrattenuta la premier britannica, Theresa May, presente in chiesa insieme al leader dell’opposizione Jeremy Corbyn, al presidente e al premier irlandesi Michael D. Higgins e Leo Varadkar.
In una dichiarazione rilasciata prima del funerale, la famiglia McKee e Sara hanno descritto Lyra come una donna gentile e risoluta, che credeva appassionatamente nella giustizia, nell’inclusione e nella verità.
«Chiediamo che la vita di Lyra e la sua personale filosofia di vita – hanno scritto – siano usate come esempio per tutti noi mentre affrontiamo questa tragedia tutti insieme. La risposta di Lyra sarebbe stata semplice: l’unico modo di vincere l’odio e l’intolleranza è con l’amore, la comprensione e la gentilezza».
Dopo il rito esequiale la salma di Lyra è stata sepolta nel cimitero di Carnmoney.