«Se non ti mobiliti per difendere i diritti di qualcuno che in quel momento ne privato, quando poi attaccheranno i tuoi, nessuno si muoverà per te. E ti ritroverai solo».
Partendo da questo inciso di Harvey Milk, ho deciso di scegliere i film della mia sezione nel programma del Lovers che ho poi deciso di chiamare La verità sugli amori. Sezione voluta anche per ricordare l’amico Max Croci, parafrasando il titolo del suo ultimo film La verità, vi spiego, sull’amore, e gli altri amici Lino Manfredi e La Karl Du Pignè. Per loro la verità, l’unica, quella urgente, era e sarà la necessità di essere se stessi, anche nell’amore. Essere se stessi, come urlavano sempre.
Ad esempio in State of Pride, diretto dagli amici Rob Epstein e Jeffrey Friedman, che anche in questo lavoro si sono basati su documenti d’epoca e interviste a persone, per le quali l’evento Pride, con le loro esperienze, costituisce uno dei momenti principali delle loro vite, l’amore per le loro vite. Gli autori, già pluripremiati agli Oscar, restituiscono con questo film uno sguardo inflessibile sul significato di orgoglio, 50 anni dopo la storica rivolta avvenuta la notte fra il 27 e il 28 giugno 1969 allo Stonewall Inn Bar di New York. Ci è poi risultato naturale decidere di programmare questo film abbinandolo all’evento di consegna del Premio Milk all’amico Franco Grillini (venerdì 26 – ore 16,30).
Così anche Luciérnagas (domenica 28 – ore 18,15) della talentuosa regista iraniana Bani Khoshnoudi, che racconta di Ramin, un giovane gay, che per non essere solo fugge dalla repressione in Iran e, dopo un viaggio da clandestino, arriva in Messico dove inizia a ritrovare l’amore per una vita più libera, quella che voleva, la sua.
Gli amori nascono anche per l’urgenza di essere se stesse, come appunto succede in Tell It To The Bees di Annabel Jankel, (giovedì 24 – ore 22,30), che narra l’incontro di due donne, una madre single abbandonata dal marito, e Jean medica, quando porta da lei il figlio Charlie dopo essere stato vittima di bullismo.
Poi Riot dell’australiano Jeffrey Walker (venerdì 26 – ore 22,30), che a 40 anni di distanza ci racconta di quando un gruppo di attivisti decide di celebrare un momento di cambiamento sociale e nasce il primo Gay and Lesbian Mardi Gras di Sydney.
Mentre Jonas di Christophe Charrier, (sabato 27 – ore 16,15) ci porta alla ricerca dell’essere se stessi attraverso le scorribande amorose e sessuali dell’ambiguo protagonista, lasciato dal fidanzato per i continui tradimenti.
Il ritratto di un’amicizia inaspettata si ritrova, invece, in Tucked di Jamie Patterson (venerdì 25 – ore 14,30): tutto nasce quando la drag queen 80enne Jackie (Derren Nesbitt), conosce la giovane collega Faith e decide di prenderla sotto la sua ala. Ciò le aiuterà a conoscere meglio se stesse e ad affrontare i dilemmi esistenziali delle loro generazioni.
Con l’orgoglio di essere sempre se stessi e se stesse bisogna sempre cercare, oltre l’amore, le “verità necessarie”. Una fra tante: non dimenticare mai Ottavio Mai!